13 Dicembre 2024
05:33
Sanità, l’allarme della Fp Cgil: “Basta tagli, servono più risorse per garantire un diritto costituzionale”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Un vero e proprio grido d’allarme sulla sanità quello lanciato dalla Fp Cgil Alessandria, attraverso le parole del funzionario Vincenzo Costantino. “Dopo la manifestazione nazionale del 29 novembre ci saremmo attesi che, almeno in parte, il Governo raccogliesse il grido d’allarme dei sindacati del settore, dei cittadini, delle regioni. Invece siamo costretti a leggere, con sconforto e grandissima preoccupazione, una linea fondata ancora una volta sul definanziamento della sanità e sui tagli ai servizi”.
“Sembrava” ha aggiunto Costantino “che la consapevolezza degli errori fatti negli ultimi dieci anni di scelte sbagliate sulla sanità e anche dopo la pandemia, fosse diventata “patrimonio della politica” ma purtroppo non è stato così. Il grido di allarme lanciato dai sindacati ha messo in evidenza che in sanità sia necessario investire e non continuare a tagliare come si sta facendo attualmente, dove parallelamente si assiste sempre di più nell’affidare ai privati i servizi. A tutto ciò sono sempre più frequenti le denunce di cittadini che non riescono ad accedere ai servizi pubblici senza dover ricorrere al privato, sono sempre più diffusi i casi di operatori che scelgono di abbandonare le strutture pubbliche per un lavoro meglio remunerato e organizzato anche all’estero, dove la carenza di alcune figure professionali, prime tra tutte quelle infermieristiche, sta diventando drammatica, a maggior ragione a fronte dell’invecchiamento della popolazione e della necessità di rafforzare la medicina di prossimità e territoriale”.
“Di fronte a tutto questo la scelta del Governo Meloni è quella di imboccare decisamente la strada della riduzione degli investimenti del Fondo Sanitario Nazionale; infatti in termini di percentuale il Pil scenderebbe dal 6.12 del 2024 al 6.05 nel 2025 e 2026, per poi precipitare al 5.9 nel 2027, come pure le briciole che vengono destinate per i rinnovi contrattuali agli ex eroi! Nella manovra inoltre restano escluse priorità importanti per la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale una su tutte un piano straordinario di assunzione medici e infermieri e altro personale del comparto, la valorizzazione economica e professionale del personale del SSN a partire dal rinnovo dei contratti collettivi, garantendo la piena tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni l’abolizione del tetto di spesa per il personale, come pure vanno rivalutati e rivisti i Livelli essenziali di assistenza e garantire adeguate risorse e misure a sostegno dei bisogni delle persone non autosufficienti dando attuazione alla L.n.33/2023. La manifestazione della Cgil ha voluto denunciare pubblicamente un malessere che non può essere più sottovalutato. Oggi non si tratta più di adattare i diritti fondamentali delle persone alle esigenze del profitto ma al contrario rimuovere tutte le contraddizioni che esistono tra la salute e l’economia. Senza un adeguato potenziamento del SSN con adeguate risorse e coraggiose riforme di sistema non ci restera che assistere al suo declino dove saremo costretti a dire definitivamente addio all’universalismo, all’uguaglianza e all’equità, principi fondanti e inseriti nella nostra costituzione. Perchè alla fine solo il servizio pubblico è il vero garante del diritto alla salute”.