19 Marzo 2025
05:26
Un enigma millenario: il 29 marzo ad Alessandria un convegno sulle Lamine Plumbee dell’Archivio Callori
ALESSANDRIA – Sabato 29 marzo si terrà al Museo di Palazzo Cuttica di Alessandria, in via Parma 1, un convegno/giornata di studio intitolata “Un enigma millenario”, sulle Lamine Plumbee dell’Archivio Callori. Un progetto dedicato alla Mostra “Memorie ritrovate” del 2016 ed è nato nello spirito della sinergia e della sussidiarietà tra l’Associazione “Amici per Palazzo Callori” onlus, in rappresentanza della famiglia Callori di Vignale, l’Archivio di Stato di Alessandria e la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Con tale progetto l’Associazione ha partecipato al “Bando Storia e Memoria” indetto nel 2024 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che lo ha valutato positivamente deliberando l’erogazione di un contributo a sostegno dell’iniziativa.
Questo patrimonio testimonia, con oggetti e documenti preziosi, la storia plurisecolare dei Callori di Vignale ed è custodito dall’Archivio di Stato di Alessandria, una istituzione fondamentale per la
ricerca scientifica e, in generale, per le attività culturali della Città. L’Archivio ha chiesto collaborazione all’ASM Costruire Insieme, l’ente strumentale del Comune di Alessandria per la gestione dei musei civici, fra i quali Palazzo Cuttica nella cui stanze si svolgerà il convegno. L’unione virtuosa fra soggetti culturali pubblici e privati della Città consente dunque di portare a compimento il benemerito lavoro che l’Associazione Amici per Palazzo Callori ha avviato e continua a sostenere per la valorizzazione di un importante patrimonio archivistico a tutt’oggi sconosciuto sia agli studiosi che alla pubblica consultazione.
La giornata di studio si articolerà su interventi concernenti le problematiche generali di valorizzazione di archivi privati di grande rilevanza storica e artistica e su interventi che riguardano
in modo particolare lo studio delle poco note, anzi praticamente sconosciute, “Tavole Plumbee”, cioè iscrizioni molto antiche, delle quali una incisa in caratteri che si rifanno all’alfabeto runicogotico (Tavola di Vitige), l’altra in caratteri latini (Tavola di Liutprando), appartenute alla famiglia Pico-Gonzaga e quindi passate nel XIX secolo a far parte del grande archivio della famiglia Callori di Vignale.
I primi tentativi di studio approfondito delle Tavole Plumbee risalgono al ‘700 quando si tentò di interpretare quella di Vitige, che nei due secoli successivi, a più riprese, è stata oggetto di studio dei più qualificati esperti di paleografia, linguistica e storia degli antichi germani, senza che si pervenisse ad un quadro completo e scientificamente consolidato sulla datazione e sull’intero
contenuto della Tavola. Della seconda Tavola si conoscono studi intrapresi in tempi più recenti: la lingua latina in essa usata consentiva almeno una lettura non ambigua del contenuto, lasciando
aperte tuttavia alcune questioni di carattere storico e diplomatico.