Autore Redazione
martedì
28 Febbraio 2017
05:00
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Politica - Alessandria

Telecity: lavoratori e sindacati dal Prefetto di Alessandria per salvare le 69 persone a rischio licenziamento

I lavoratori, affiancati dai sindacati di categoria, lunedì hanno ricevuto il sostegno dei politici alessandrini e anche l'impegno del Prefetto Romilda Tafuri a trovare una soluzione per scansare gli annunciati esuberi
Telecity: lavoratori e sindacati dal Prefetto di Alessandria per salvare le 69 persone a rischio licenziamento

ALESSANDRIA – Sono le persone che per quarant’anni hanno raccontato la cronaca della provincia di Alessandria. Chi davanti alla telecamera, chi puntando l’obbiettivo sui volti e le storie del territorio. In questi anni tante sono state anche le crisi aziendali seguite, ma oggi sono loro i lavoratori a rischio licenziamento. Lo hanno sottolineato con grande amarezza i dipendenti di Telecity, la storica emittente nata nel 1976 a Castelletto D’Orba che è poi diventata un Gruppo editoriale che oggi comprende anche Telestar, Italia 8, Radio 5 e Radiocity.

Un pilastro dell’informazione che ha annunciato una pesante sciabolata sul personale: 69 esuberi su 116 dipendenti. Più della metà di giornalisti, tecnici, operatori e amministrativi del circuito Telecity. Dopo gli ultimi anni in cassa integrazione, l’amara sorpresa del mancato versamento della tredicesima a dicembre e la busta paga di gennaio arrivata a metà, il piano aziendale ha inferto gli ultimi durissimi colpi. La riorganizzazione sembra non lasciare spazio all’utilizzo di altri ammortizzatori sociali e scrive la parola fine sulle sedi di Torino e Genova, dove sono rispettivamente a rischio i 6 e 9 lavoratori. In bilico ci sono poi anche 37 dipendenti della sede di Assago cui si aggiungono i tagli ad Alessandria, dove sono stati dichiarati in esubero 7 dei 13 dipendenti, più i 10 lavoratori di Castelletto d’Orba, cittadina dove 41 anni fa iniziarono le prime trasmissioni dell’emittente fondata da Giorgio Tacchino.

I lavoratori di Telecity, arrivati anche da Torino, Genova e Milano, insieme ai sindacati di categoria Slc Cgil, Uilcom Uil e Fistel Cisl oltre all’Associazione Stampa Subalpina, l’Associazione ligure dei giornalisti e Fnsi, lunedì mattina hanno così deciso di radunarsi proprio ad Alessandria, dove tutto era iniziato, nella speranza di aprire un dialogo con l’azienda che possa poi scansare i tanti licenziamenti.

 

Al fianco dei lavoratori lunedì si sono schierati anche il sindaco e presidente della Provincia di Alessandria Rita Rossa, i consiglieri regionali Domenico Ravetti del Pd, Massimo Berutti di Forza Italia e il senatore del Gruppo Democratici e Progressisti Federico Fornaro. “Bisogna difendere queste professionalità con tutti gli strumenti a disposizione” ha sottolineato Rita Rossa, auspicando l’apertura di un tavolo coordinato dal Prefetto, Romilda Tafuri, che “metta in chiaro” la possibilità di accedere ad ammortizzatori sociali per non mettere in discussione il futuro di 69 persone e delle loro famiglie. “L’unica alternativa non possono essere i licenziamenti”, hanno rimarcato anche i consiglieri regionali Ravetti e Berutti e il senatore Fornaro, convinti della possibilità di tracciare una strada diversa per i tanti professioni che hanno sempre dimostrato un grande attaccamento a un’azienda che sempre stata “una finestra su quello che accade in provincia, e non solo“.

Ha garantito il suo sostegno ai lavoratori di Telecity anche il Prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri, che nella tarda mattinata lunedì ha ricevuto una delegazione a Palazzo Ghilini. Un incontro cui hanno preso parte anche la Presidente della Provincia, Rita Rossa, e il senatore Federico Fornaro. Proprio quest’ultimo, hanno spiegato alcuni lavoratori al termine del confronto, ha sollecitato e ottenuto l’impegno del Prefetto a contattare la famiglia Tacchino per affrontare la delicata vicenda dei tanti lavoratori a rischio licenziamento.

Come precisato poi in una nota dai sindacati, lo sciopero di lunedì, cui ha aderito la quasi totalità dei lavoratori, e il presidio davanti alla Prefettura di Alessandria sono stati “solo l’inizio. La vertenza proseguirà “non solo con il previsto esame congiunto fra le parti, ma anche coinvolgendo le istituzioni ad ogni livello per il ruolo che loro compete e le altre società del gruppo“.

Diverse sono le domande che attendono risposte, hanno sottolineato le segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Uilcom Uil, Fistel Cisl e Fnsi.  “La proprietà dovrebbe spiegare per quale ragione la stessa concessionaria della raccolta pubblicitaria per il gruppo 7 Gold stia registrando la riduzione delle entrate per il circuito Telecity e al contempo abbia problemi di superamento dei limiti di affollamento degli spazi nel resto del gruppo. La proprietà dica come intende utilizzare le frequenze di cui è titolare e per le quali paga i diritti d’uso, dato che gli esuberi che dichiara porterebbero far a pensare per il futuro a palinsesti fatti di sole televendite e cartomanzia”.

 

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