Autore Redazione
domenica
23 Aprile 2017
20:06
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Calcio - Castellazzo Calcio - Alessandria

Castellazzo Dominante: i biancoverdi tornano in serie D

La squadra di mister Alberto Merlo ha pareggiato 2-2 contro la Valenzana Mado e ha vinto il campionato di Eccellenza con un turno d'anticipo.
Castellazzo Dominante: i biancoverdi tornano in serie D

CASTELLAZZO-VALENZANA MADO 2-2 

Marcatori: Rosset, Piana, Russo, Mazzola

Castellazzo: Gaione, Cascio, Costa, Molina, Silvestri, Camussi, Limone, Genocchio, Zunino , Rosset, Piana.

Valenzana Mado. Teti, Bennardo, Roluti, Pellegrino, Icardi, Ivaldi, Rizzo, Mazzola, Russo, Savino, Maggi.

CASTELLAZZO – Bastava un punto per far scattare la festa. E così è stato. Il pareggio 2-2 contro la Valenzana Mado ha permesso al Castellazzo di ottenere la seconda promozione in serie D negli ultimi tre anni, questa volta dalla porta principale: il primo posto in classifica.

Un campionato che i ragazzi di mister Alberto Merlo hanno dominato dalla prima all’ultima giornata: quattordici vittorie, tredici pareggi, appena due sconfitte e solo diciassette gol incassati sono numeri inequivocabili.

Questa domenica la squadra è scesa in campo con la formazione tipo, di fronte a una Valenzana Mado zeppa di under, con i diffidati lasciati in panchina da mister Pellegrini in vista dello spareggio play-out.

I padroni di casa partono a mille e nella prima mezzora creano diverse occasioni da gol tra cui le due reti realizzate al 12^ da Rosset e al 15^ da Piana. Dopo aver sfiorato ripetutamente il gol del 3-0, evitato solo grazie al provvidenziale Teti, il Castellazzo rallenta il ritmo e gli orafi escono dal guscio creando qualche apprensione alla più forte difesa del torneo. Prima è bravo Gaione a tu per tu con Russo, poi è lo stesso centravanti ad accorciare le distanze dopo un’ottima imbucata del 18enne Savino, fiore all’occhiello del vivaio rossoblu.

Nella ripresa la Valenzana Mado è più intraprendente e al 50° coglie il pari con Mazzola che insacca una respinta di Gaione. Da quel momento la partita diventa accademia con i padroni di casa che non concedono più nulla e che provano a colpire, ma sia per l’imprecisione delle punte sia per la bravura dell’estremo orafo il risultato non cambia e può iniziare la festa biancoverde.

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