Autore Redazione
sabato
31 Gennaio 2015
00:00
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Cronaca - Valenza

A Valenza uno tra i più grandi templi crematori d’Italia, all’avanguardia anche anche sotto il profilo energetico

A Valenza uno tra i più grandi templi crematori d’Italia, all’avanguardia anche anche sotto il profilo energetico

VALENZA – E’ operativo già da inizio novembre, ma verrà ufficialmente inaugurato questa domenica alle 15.30 il “Tempio crematorio Panta Rei” di Valenza. La struttura, in Strada Oche, si sviluppa su un’area coperta di 1000 mq coperti ed è una tra le più grandi d’Italia. Concepito con le più avanzate tecnologie attualmente sul mercato, il tempio crematorio valenzano è stato realizzato in project financing dall’impresa Cerruti Fratelli srl che gestirà la struttura per i prossimi 35 anni, versando un canone annuale e una percentuale sulle cremazioni all’amministrazione comunale di Valenza. L’idea, in realtà, era nata nella mente di Enrico Cerrutti già nel 2010, ha spiegato. Messi in moto i tecnici per capire come riuscire a concretizzarla è stato però prima necessario superare le “lungaggini della burocrazia italiana” per ottenere le necessarie autorizzazioni. Proposto poi il progetto all’amministrazione valenzana e bandita regolare gara, la Cerruti Fratelli srl ha finalmente potuto dare “il via” al team di architetti e ingegneri che, in sette mesi, hanno realizzato l’intera struttura, dotata di una sala commiato, una sala consegna ceneri e una caffetteria. Il tutto circondato da un’area verde di millecinquecento metri quadri e un parcheggio privato interno con ottanta posti auto. Un maxi investimento da quasi 2 milioni e 700 mila euro, ha spiegato ancora Cerruti, di cui circa 650 mila destinati al solo acquisto dell’impianto di cremazione, arrivato dall’Inghilterra dall’azienda leader del settore. Sfruttando le competenze di tecnici esperti, Cerruti ha deciso di rendere all’avanguardia la struttura anche dal punto vista del risparmio energetico, recuperando il calore prodotto dall’impianto di cremazione e sfruttarlo per riscaldare l’intera struttura coperta di 1000 metri quadri, l’acqua sanitaria e le aree esterne: il piazzale per la movimentazione dei carri funebri, la scalinata d’accesso al Tempio, lo scivolo per i portatori di handicap e una parte del marciapiede antistante il forno crematorio. Attento all’ambiente è anche l’impianto di illuminazione con lampade a led alimentate da pannelli fotovoltaici che rendono il tempio crematorio “autosufficiente dal punto di vista energetico per quasi il 95%”. Strategica, poi, la posizione scelta per realizzare il tempio cremario. Se è vero che i piemontesi, e anche i cittadini della provincia di Alessandria, non sembrano ancora così propensi “a tornare cenere”, Valenza sfrutta la vicinanza con la Lombardia, prima regione in Italia per cremazioni. “In questi primi mesi abbiamo già iniziato a servire l’area di Milano, dove i templi crematori sono oberati di richieste, l’area pavese e da alcune settimane anche la Toscana: Massa Carrara, Viareggio e Livorno“.

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