Autore Redazione
sabato
5 Dicembre 2020
01:00
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Cronaca - Alessandria

Il vero Natale Folk, non la solita musica

Il vero Natale Folk, non la solita musica

RADIOGOLD – Il Natale, una delle più antiche feste di derivazione della tradizione popolare e contadina, è intimamente legato alla musica folk. Molti canti natalizi derivano proprio da quelli popolari, e sono tante le band di musica folk che hanno riscoperto quei canti. Tra le tante formazioni, spiccano i nostrani Tre Martelli, che da oltre quarant’anni regalano ai loro concittadini il Concerto di Natale. L’appuntamento quest’anno a causa della pandemia probabilmente salterà ma possiamo rifarci con un paio di loro canzoni. La prima è I Re Magg, su testo del poeta dialettale Giovani Rapetti (registrata nel disco Cantè ‘r Paroli), la seconda è Sentè compaire Andreo, una canzone tradizionale occitana registrata nel disco celebrativo dei quarant’anni di carriera, 40 gir. Raccontando la natività attraverso la tradizione popolare, la band alessandrina ci fa riscoprire i canti tradizionali legati alle festività.

Ma sono moltissimi i musicisti folk che hanno dedicato canzoni o dischi interi al Natale. Ne ricordiamo qui alcuni, partendo dai due più leggendari country folk singer americani, Willie Nelson e Johnny Cash, che hanno raccontato il natale a modo loro. La Pretty Paper del primo può sembrare un classico brano country Americano, ma nasconde in realtà una critica molto dura al consumismo delle feste, raccontando di un senzatetto in mezzo a turisti intenti a fare acquisti. La canzone, probabilmente per sottolinearne la vena critica, apre l’omonimo disco natalizio del musicista americano, che per il resto contiene le più classiche canzoni del Natale, da Jingle Bells a Silent Night.
Johnny Cash nella sua lunghissima carriera riesce a pubblicare quattro dischi dedicati al Natale, passando in rassegna praticamente tutti i classici del caso, oltre a molti brani originali composti per l’occasione. Se la sua voce profonda a un primo ascolto può sembrare poco adatta all’atmosfera delle feste, è difficile in realtà non lasciarsi contagiare dalle sue interpretazioni di I Heard the Bells on Christmas Day o di That Christmasy Feeling (Christmas With Johnny Cash).

Anche il folk irlandese ha celebrato degnamente il Natale, e i capostipiti The Chieftains non si sono lasciati sfuggire l’occasione per produrre un intero disco natalizio, The Bells Of Dublin (pubblicato nel 1991), chiamando attorno a se alcuni dei nomi più importanti del rock internazionale. Tra le splendide melodie irish a base di violino, cornamuse, flauto e tin whistle, sfilano le voci di Marianne Faithfull, Elvis Costello, Nanci Griffith, Rickie Lee Jones e Kate e Anna McGarriigle, riproponendo brani classici e composizioni originali, compresa una bellissima The Rebel Jesus con ospite Jackson Browne.
Ma sono i punk folkers anglo-irlandesi The Pogues ad aver composto una delle più belle canzoni di Natale. Con la voce ospite della bravissima Kirsty MacColl, nel 1987 i Pogues pubblicano Fairytale of New York (feat. Kirsty MacColl), un vero gioiello di composizione e interpretazione. La canzone racconta la giornata di un immigrato irlandese finito in una cella del carcere di New York la vigilia di Natale, e il bisticcio immaginato tra questi e la sua compagna. Ed è davvero incredibile come i Pogues siano riusciti a inserire tutto questo in una canzone dall’atmosfera così natalizia da far quasi dimenticare il contenuto del testo. Censurata dalla BBC al mattino per l’uso di alcuni termini volgari e riabilitata la sera stessa a furor di popolo, la canzone è considerata ancora oggi in Inghilterra la più bella canzone natalizia di sempre.

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