Autore Redazione
mercoledì
30 Dicembre 2020
11:11
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Cronaca - Alessandria

La situazione e le problematiche delle Carceri di Alessandria

La situazione e le problematiche delle Carceri di Alessandria

ALESSANDRIA – Al 28 dicembre 2020 le due carceri di Alessandria avevano rispettivamente 181 (Don Soria) e 320 (San Michele) detenuti. Numeri in aumento e soprattutto di difficile gestione a causa dell’emergenza legata alla pandemia di Covid-19. I garanti hanno così redatto il Quinto dossier delle criticità strutturali logistiche delle carceri piemontesi in cui sottolineano tutte le problematiche e la situazione in cui versano le Case Circondariali e quelle di Reclusione alessandrine.

Per anni come Garanti abbiamo proposto la definitiva chiusura e destinazione ad altri usi del vecchio edificio che ospita la Casa Circondariale Don Soria: constatando che il ragionamento su questo piano non matura né si sviluppa, si chiede allora che l’Amministrazione penitenziaria nazionale e territoriale definiscano un radicale progetto di consolidamento, restauro e rifunzionalizzazione dell’edificio“, si legge. Secondo quando riportato nel dossier oltre la metà degli spazi esistenti nella struttura non è utilizzata per problemi ai tetti o agli impianti elettrici. Nell’ultimo anno l’Amministrazione è stata “comunque costretta ad intervenire con lavori di manutenzione straordinaria per garantire l’utilizzo in sicurezza dell’edificio o, per esempio, sulle docce e sulla palestra per i detenuti“.

La struttura ha bisogno insomma di ristrutturazioni importanti e progettuali. Su tutti si chiede la realizzazione nella Casa Circondariale Don Soria di un’ampia sezione dedicata ad ospitare detenuti semiliberi e in articolo 21 (lavoro all’esterno) o coinvolti nei progetti di lavoro interni.

Ma interventi devono essere fatti anche presso la Casa di Reclusione di San Michele in particolare nella palazzina a sé stante per ampliamenti che ora ospita la sezione dedicata ai detenuti semiliberi e in articolo 21 (lavoro all’esterno) o coinvolti nei progetti di lavoro interni di una “Casa-Lavoro” in vista delle chiudere della Casa-Lavoro di Biella (50 internati). Ci sarà anche la conclusione dei lavori ed avvio dell’innovativo progetto
“Agorà”, previsto negli spazi appositamente costruiti presso la Casa di Reclusione “San Michele”: con l’adeguamento degli arredi e delle attrezzature specifiche indispensabili per i laboratori formativi.

Si chiedere poi il ripristino, a seguito della conclusione dei lavori di restauro, delle 25 stanze di pernottamento della sezione Prima A, celle distrutte durante gli episodi rivoltosi del 8/9 marzo avvenuti presso la Casa di Reclusione “San Michele”, unica struttura detentiva piemontese coinvolta da momenti protesta violenta all’inizio della pandemia. Infine è stata formalmente annunciata in Parlamento la
realizzazione di un nuovo carcere sul territorio alessandrino mediante il riutilizzo di una caserma militare dismessa a Casale Monferrato: sono continuati i sopralluoghi e le valutazioni.

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