Autore Redazione
venerdì
5 Febbraio 2021
06:16
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Cronaca - Alessandria

Dalla Nigeria ad Alessandria: la storia di Jeremiah tra integrazione e voglia di lavorare

Dalla Nigeria ad Alessandria: la storia di Jeremiah tra integrazione e voglia di lavorare

ALESSANDRIA – Alessandria non è nuova a storie come questa. E questa non è poi così tanto diversa da molte altre già raccontate. Ma è sempre importante riportare momenti di vita che, ai più a volte, passano inosservati. Questa volta il protagonista è Jeremiah, ragazzone nigeriano arrivato in Italia con la speranza nel cuore di cambiare vita. Appartenenze alla minoranza cristiana del suo Paese, racconta di essere sfuggito alle persecuzioni di Boko Haram, l’associazione terroristica di matrice islamica che imperversa in Nigeria.

Attualmente non ho un lavoro nonostante abbia un regolare permesso di soggiorno. Così ho deciso di pulire le strade della città. Lo faccio per rendermi utile alla città che mi ha ospitato, ma anche per rendere la città ancora più bella e pulita“, ci spiega in un mix tra inglese e italiano. Jeremiah non pretende niente per quello che fa: “Chi vuole può lasciarmi un euro o anche meno. Voglio solo lavorare“.

E Jeremiah si offre per qualsiasi lavoro “anche di fatica. Sono pronto a fare il giardiniere, il muratore, sgomberare cantine, fare pulizie“. Per questo ha scritto anche il suo numero di telefono in un cartello che spiega quello che fa: “Chiunque può chiamarmi al 3510265838. Sono forte e disponibile a qualsiasi tipo di lavoro che mi si offre“. Questo ragazzo non è da molto in Italia ma sin da subito si è rimboccato le maniche per ricambiare “quello che la città mi ha offerto dal mio arrivo“.

Attualmente Jeremiah si trova vicino all’Esselunga dove raccoglie le foglie cadute e le cartacce gettate in strada, ma una volta terminata l’opera di pulizia si sposta da un’altra parte. “Lo farò sino a quando resterò ad Alessandria e penso anche dopo aver trovato un lavoro per sdebitarmi con tutti voi“.

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