19 Febbraio 2021
05:57
Ecco come il Covid ha influenzato il mercato immobiliare nell’Alessandrino nel 2020
ALESSANDRIA – Il mercato immobiliare nel 2020 è stato travolto dalla pandemia legata al Covid-19. L’obbligo di restare a casa ha risvegliato il significato e il valore dello spazio in cui si abita e ha dato nuovo sprint al settore nel secondo semestre dell’anno. Uno slancio che ha permesso di recuperare in parte la contrazione delle vendite ma anche nella costruzione subita nel lockdown. In totale sono stati circa 3.700 gli immobili venduti, contro i 4.336 dell’anno precedente. Una leggera flessione dovuta più alla situazione di chiusura che alla crisi economica vera e prioria. Lo rileva l’Osservatorio Immobiliare 2020, condotto dai mediatori immobiliari aderenti a Fiaip Alessandria.
In questo periodo lo svolgimento della trattativa di compravendita degli immobili ha avuto un’evoluzione importante. “Il cliente è sempre più preparato, ha le idee chiare su ciò che vuole, tanto che la visita all’immobile è diventata l’ultimo step di conferma”, ha spiegato Alessandro Anzalone, consigliere provinciale Fiaip Alessandria. Ecco che “questa modalità ha sensibilmente aumentato le probabilità per gli operatori del settore di concludere l’affare, soprattutto se si tratta di locazioni, spesso chiuse a distanza, prima ancora che il cliente arrivi sul posto“. Le quotazioni nel 2020, secondo le rilevazioni degli operatori Fiaip, non hanno subito sostanziali modifiche. Si stima in generale nella provincia una lieve flessione dei prezzi, intorno al 3%. Il calo si è
fatto sentire maggiormente sugli immobili datati e privi di riqualificazioni. Il maggior interesse per le case fuori porta ha contribuito a un leggero rialzo dei prezzi per ville e villini, conseguenza anche questa del lockdown vissuto a marzo. In linea di massima, al termine delle chiusure e restrizioni, il mercato immobiliare ha avuto una forte crescita.
Il mercato degli affitti è in crescita. Nel 2020 si è toccata quota 12mila contratti registrati in tutta la provincia. In testa Alessandria con circa 7mila locazioni, segue Acqui Terme con 1.900 contratti di affitto. Un comparto in espansione dunque, che è andato incontro a diverse categorie di soggetti. La tipologia più richiesta nel mercato delle locazioni è il bilocale, arredato e ristrutturato. Il prezzo massimo realizzato è di 1.000 euro al mese per un attico con terrazzo e finiture di pregio, sito in una zona dotata di servizi, ma non centralissima.
Ora le previsioni da parte degli esperti vede un 2021 decisamente positivo, con un aumento del numero di compravendite e prezzi stabili. “La pandemia ci ha insegnato che la casa è un rifugio prezioso e secondo le nostre proiezioni, nei prossimi cinque anni, a partire dal 2022, ci sarà una progressiva ripresa dei valori, soprattutto per effetto dell’inflazione”, dice Franco Repetto. Nel 2021 si prospetta un consolidamento dell’interesse per le abitazioni spaziose, ai piani alti nei centri urbani, con balconi e terrazzi, e per le case indipendenti o semi-indipendenti con giardino o cortile. Una richiesta che inevitabilmente spingerà i loro valori a salire. Il mattone ritrova dunque vigore come bene su cui investire, che sia per abitarci o per darlo in affitto. La novità del superbonus al 110% dà nuova linfa al settore, con benefici sia in termini energetici sia estetici per le città.
Ad Alessandria il 2020 è stato l’anno che ha rivoluzionato il concetto di casa. La casa è diventata come un nido per fronteggiare e resistere a debolezze e insicurezze crescenti legate al futuro. Questo stato di cose ha determinato un cambiamento nella richiesta degli spazi abitativi: è aumentata la domanda di acquisto di appartamenti con metrature più ampie e spazi esterni godibili, come giardini e terrazzi. Ad Acqui Terme gli immobili più richiesti e venduti sono quelli con ampi spazi esterni, come terrazzi e giardini e con più generose metrature interne. Nel 2020 non si evidenziano vendite di ville nuove, ma ci sono stati clienti che hanno acquistato il terreno e hanno fatto costruire la propria dimora. Per Casale Monferrato, il 2020 ha registrato alcune note positive, ma non per tutte le tipologie immobiliari. Gli immobili di piccole dimensioni sono quelli che hanno trovato più mercato, perché hanno prezzi bassi e sono più adatti da mettere a reddito. Poi ci sono gli immobili di fascia medio-alta, di recente costruzione, in zone migliori, che hanno visto un aumento delle compravendite, seppur minore rispetto agli alloggi di taglio piccolo. Il motivo è legato alla difficoltà di ottenere un mutuo da parte della banche sopra determinate cifre. Si evidenzia anche un ritorno all’acquisto fuori dai grandi centri abitati verso i paesi più piccoli.
A Ovada genovesi e milanesi sono tornati a frequentare le sue colline. Lo hanno fatto non solo per vacanze, l’hanno scelta anche come residenza principale. Complice la possibilità di raggiungere in 30 minuti Genova, in 20 il mare e in 45 minuti Milano. Fattore determinante le favorevoli condizioni dei tassi dei mutui. In questo caso i valori degli immobili variano a seconda che si tratti di abitazioni in città o fuori porta. In caso di appartamenti in città, la riduzione del prezzo richiesto non è mai superiore al 10%, mentre più ci si allontana dal centro urbano, più aumentano le case in vendita e dunque anche il margine di trattativa è superiore e la cifra realizzata si riduce. Per Tortona la maggior parte delle richieste si è indirizzata sui colli e verso la campagna. I clienti
sono arrivati dalla Lombardia e dalle grandi città. Per le seconde case sono stati determinanti gli spazi esterni, il terreno per coltivale l’orto o per predisporre una piscina. I valori si sono assestati insieme al cambiamento e non si riscontrano flessioni. Il mercato immobiliare di Valenza continua a caratterizzarsi per l’offerta numerosa di immobili vecchi e datati, sui quali gravano i costi di ristrutturazione della singola unità abitativa. La gran parte delle abitazioni a Valenza ha prezzi quasi simbolici, anche inferiori a 10-15mila euro. Non si calcola più il valore al metro quadro, bensì si ragiona a ‘corpo’ per tipologia di immobile. Spesso i proprietari vogliono liberarsi di queste case per non pagare più Imu, Tari e Tasi. A Novi Ligure la richiesta predominante è stata indubbiamente la casa con giardino che ha interessato sia gli abitanti della zona, sia le famiglie provenienti dalle grandi città. Di rilievo è stata la richiesta di ville nuove e personalizzate per le quali i prezzi non possono subire grandi variazioni. Per quanto riguarda gli appartamenti la richiesta si è indirizzata perlopiù verso soluzioni con terrazzi o ampi balconi.