Autore Redazione
martedì
22 Marzo 2022
05:02
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Cronaca - Alessandria

La secca del Po fa riemergere gli antichi resti di un villaggio medievale spazzato via da un’alluvione

La secca del Po fa riemergere gli antichi resti di un villaggio medievale spazzato via da un’alluvione

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Quella lingua di Po che separa il confine tra Piemonte e Lombardia, e per la precisione tra la provincia di Alessandria e quella di Pavia, nel Medioevo era densamente popolata da piccoli villaggi che sulle rive del fiume avevano trovato il luogo giusto dove prosperare. Si tratta di insediamenti sorti attorno all’anno Mille e nel tempo abbandonati. Industrializzazione, nascita di altri insediamenti più grandi e prosperosi, terribili alluvioni. Questi i motivi principali per cui quei piccoli villaggi sparirono per non lasciare traccia se non nelle cronache di un tempo. Tra questi c’erano Sparvara, Borgofranco lomellino, Bric di San Martino, Cambiò vecchia e Villanova di Cambiò e molti altri.

La secca del Po causata dalla siccità di questi ultimi mesi ha portato alla luce i resti proprio di Borgofranco, spazzata definitivamente via nell’alluvione del 1808. Un nostro lettore ha voluto condividere con noi le foto che ha scattato in riva al fiume dove, tra i ghiaioni secchi del Po, sono riemerse fondamenta in mattone che un tempo creavano l’antico borgo. Nato come avamposto di Bassignana a nord del Po, era detto anche Borgo di Bassignana. Quest’ultima, pur essendo a Sud del Po, appartenne politicamente alla Lomellina fino al 1713. Nel 1806 a Borgofranco furono temporaneamente uniti i soppressi comuni di San Martino La Mandria e Abbazia di Acqualunga, che poi furono invece aggregati rispettivamente a Gambarana e a Frascarolo.

Grazie a Carmelo per le foto

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