Autore Redazione
lunedì
7 Settembre 2015
22:00
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Cronaca - Tortona

Sversamento di benzina nel tortonese. Per Arpa “danno ambientale rilevante e situazione ancora in evoluzione”

Sversamento di benzina nel tortonese. Per Arpa “danno ambientale rilevante e situazione ancora in evoluzione”

TORTONA – E’ un “danno ambientale rilevante” quello provocato dallo sversamento di idrocarburi dopo l’effrazione all’oleodotto Eni nel tortonese. Arpa Alessandria, ha spiegato il  Direttore, Alberto Maffiotti, nelle ultime settimane ha rilevato la presenza di traccianti delle benzine anche a sei chilometri di distanza a nord del punto dello sversamento. La perdita di benzina verde si è verificata presumibilmente a metà giugno in un’area lungo lo Scrivia, non nell’alveo del fiume.

Lo sversamento, ha precisato Maffiotti, ha però interessato “una falda particolarmente sensibile”, un terreno di sabbia e ghiaia con profondità fino a 20-30 metri, che sta “trascinando” gli inquinanti.  “A distanza di alcune settimane dal furto, nei pozzi irrigui a questa falda sono state trovate quantità di benzina libera molto alte. In alcuni casi abbiamo riscontrato quantità di 70-80 cm, mentre in altri pozzi l’acqua era emulsionata con benzina“.  Sulla base delle analisi di Arpa, già nei giorni scorsi il Comune di Tortona ha quindi emanato un’ordinanza per vietare l’uso a scopo potabile e domestico dell’acqua proveniente dai pozzi a Tenuta Casone Gaio e Cascina Ponte e Castello Bollo. La presenza di idrocarburi  non interessa alcun punto di approvvigionamento dell’acquedotto comunale di Tortona e neppure dei Comuni di Castelnuovo Scrivia e Sale, ma Arpa, ha aggiunto il Direttore, mantiene comunque alta l’attenzione perchè la situazione “è ancora in evoluzione” .

Eni ha spiegato Maffiotti – non è in grado di dirci quanta benzina verde è stata persa e questo è un limite per capire quale dimensione avrà questo fenomeno dal punto di vista ambientale. Noi abbiamo l’impressione che il liquido perso sia parecchio, parliamo di centinaia di migliaia di litri entrati nel suolo, in una zona dove sono oltretutto presenti molte cascine che non utilizzano l’acqua dell’acquedotto“. Arpa Alessandria continuerà quindi a tenere sotto controllo la situazione e aumenterà i monitoraggi anche in aree oggi non interessate dallo sversamento, realizzando dei piezometri dove prelevare e analizzare l’acqua. “Eni  per ora ha messo in atto in primo intervento molto limitato nella zona della perdita con alcuni piezometri che aspiravano i prodotti petroliferi. Come Arpa stiamo chiedendo alla società un progetto di più ampio respiro per bloccare queste sostanze e parallelamente abbiamo presentato un’informativa in Procura per far luce su tutti i contorni di questo sversamento, chiedendo di verificare l’eventuale mancato rispetto di norme di legge”.

Questo martedì Arpa farà intanto un nuovo punto della situazione nel tavolo tecnico cui parteciperanno il Comune di Tortona, Asl ed Eni. Proprio durante la riunione, ha precisato in una nota il Comune di Tortona, l’amministrazione chiederà ad Eni “di mettere in campo ulteriori risorse sia per quanto riguarda la squadra di esperti tecnici che di maestranze per la messa in sicurezza della rete” e di portare avanti le attività di bonifica “secondo la procedura ordinaria, anzichè in base a quella semplificata”

Fermare l’inquinamento, ha concluso Alberto Maffiotti, non sarà però facile. “Temo che in alcune zone la limitazione dell’uso dell’acqua rimarrà per parecchio tempo, mesi o forse anni”

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