A Valenza sì alla variante e no al gioco d’azzardo

Valenza dice ‘no’ al gioco d’azzardo. Come altri in provincia, anche il consiglio comunale valenzano ha approvato un ordine del giorno sull’adesione al Manifesto dei Sindaci a contrasto del gioco d’azzardo. Le cifre del gioco nel nostro Paese, ha spiegato il consigliere Costanza Zavanone, sono sempre più preoccupanti e ad essere a rischio sono soprattutto le fasce e le classi più deboli della popolazione. Sono queste le ragioni per cui i gruppi consiliari di minoranza hanno riscontrato la necessità di dare un segnale forte per dire ‘basta’ a quella che sta diventando sempre più una piaga sociale. La proposta di adesione ha trovato il plauso e l’appoggio della maggioranza ed è stata approvata all’unanimità.

La seduta del consiglio comunale ha trovato un accordo unanime anche sull’approvazione di una variante al Piano Regolatore Generale. La modifica è stata proposta, ha spiegato il sindaco, Sergio Cassano, nell’ottica di agevolare insediamenti produttivi di grandi marchi internazionali in città. La speranza, ha proseguito il sindaco, è che possano portare occupazione, indotto e anche una ripresa del mercato immobiliare cittadino.

Il consiglio comunale di Valenza non ha visto, però, solo momenti di accordo, infatti, maggioranza e minoranza si sono scontrate su due interrogazioni presentate dal Partito Democratico. Su entrambi i quesiti non sono mancati i giudizi negativi dell’opposizione all’operato della giunta.

Le critiche all’Amministrazione della città dell’oro sono arrivate anche dai banchi dei consiglieri di maggioranza, questa volta in riferimento alla mancata assegnazione dei promessi orti urbani.

Particolarmente tagliente l’intervento del consigliere PDL Emmanuele che si è detto perplesso per le mancate assegnazioni specie per un governo che si diceva del fare, è diventato del fare e del disfare e che – ha concluso il consigliere – ora non si capisce bene cosa sia.