Autore Redazione
mercoledì
27 Giugno 2018
07:00
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Politica - Alessandria

Pista ciclabile Alessandria-Spinetta: priorità o occasione sprecata?

Dibattito tra maggioranza e opposizione nell'ultima Commissione Sviluppo del Territorio a proposito di uno dei progetti del Bando Periferie
Pista ciclabile Alessandria-Spinetta: priorità o occasione sprecata?

ALESSANDRIA – Una priorità attesa da tempo o un’opportunità non sfruttata al meglio. Queste le due considerazioni espresse ieri durante l’ultima Commissione Sviluppo del Territorio dedicata al nuovo percorso ciclopedonale da Alessandria a Spinetta Marengo, previsto nell’ambito del Bando Periferie, già presentato a inizio giugno. La pista sarà lunga circa 7 chilometri e, in corrispondenza del fiume Bormida i ciclisti transiteranno su una passerella di 180 metri.

“Si tratta di uno dei tanti interventi importanti per la Fraschetta, invocato da tempo dai cittadini del sobborgo” ha sottolineato il vice sindaco di Alessandria Davide Buzzi Langhicome amministrazione eravamo vincolati rispetto ai progetti già presentati prima del nostro insediamento ma siamo comunque riusciti a far approvare una modifica: in corrispondenza del parco del Platano di Napoleone e del futuro Palazzo dell’Edilizia la pista diventerà a doppio senso di marcia e sarà costruito un fornice sotto la tangenziale per permettere il passaggio, così da migliorare l’accessibilità. La pista sarà illuminata e dotata di connessione wi-fi. Dopo il Palazzo dell’Edilizia si proseguirà dietro Zuccherificio, la Paglieri e per arrivare fino al Parco del Museo di Marengo”.

Il Comune ha sbagliato approccio” ha sottolineato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Michelangelo Serra “si sarebbe potuto approfittare del Bando Periferie per risolvere problemi come la sicurezza nel parcheggio Berlinguer, la gestione del laghetto al villaggio fotovoltaico, la presenza dell’ecomostro Cangiassi nei giardini della stazione. Legittimamente il Comune di Alessandria ha preferito concentrarsi su Spinetta Marengo, ma forse ha agito con troppa fretta, senza una discussione aperta con la popolazione. Altri Comuni che hanno partecipato al bando avevano già i cassetti pieni di progetti da far approvare. Entrando nel merito della pista ciclopedonale a mio avviso rischia di essere scarsamente fruibile per i cicloturisti: sembra quasi un tour attraverso i parcheggi dei centri commerciali. Per i pendolari, poi, il percorso è molto lungo e poi si giunge alla rotonda di Spinetta senza studiare il collegamento con i percorsi ciclabili già esistenti. Si è investito una grande quantità di denaro su un progetto a mio avviso non così utile per la città”.

“A nessun Comune è stata data la possibilità di modificare i progetti in corsa” ha precisato il vice sindaco Buzzi Langhi “avremmo corso il rischio di perdere delle posizioni in graduatoria e, di conseguenza, il finanziamento. Ascoltare Michelangelo Serra mi rende perplesso, è strano che le critiche arrivino proprio da esponenti di un movimento attento all’ambiente e alla mobilità sostenibile”.

Sono le stesse associazioni che si occupano di promuovere la cicloviabilità che definiscono questo progetto di pista ciclabile poco fruibile” la controreplica di Serra “stiamo parlando di un percorso di 7 chilometri quando, in linea d’aria, Alessandria e Spinetta sono divise da 4 chilometri. Questa pista rischia di non essere utilizzata. Mi auguro che il percorso possa essere semplificato”.

“Secondo noi fare interventi “a pioggia” sulla città avrebbe prodotto un effetto meno incisivo” ha sottolineato il consigliere del Partito Democratico Vittoria Oneto, decisa a difendere le scelte dell’amministrazione precedente guidata da Rita Rossa “occorreva una riqualificazione mirata, volta a produrre sviluppo economico. Si tratta di una scelta politica che rivendichiamo”.

“Una risposta che i 15 mila abitanti della Fraschetta attendevano da tempo” ha concordato l’altro esponente del Pd Enrico Mazzoni “si tratta di un intervento che, comunque la si pensi, migliorerà la sicurezza di una parte della nostra città che non va di certo considerata di serie B”.

Ancora una volta, poi, il capogruppo della Lega Evaldo Pavanello a sorpresa ha mostrato di non apprezzare l’operato della maggioranza, una divergenza già palesata quasi due settimane fa durante la discussione su Aral. “Faccio mie le parole di Michelangelo Serra” ha detto Pavanello “se c’era la possibilità di fare cose diverse occorreva valutarle bene. Sto facendo un discorso di responsabilità politica”.

“Lo ritengo comunque un buon progetto” ha invece ribattuto dalla maggioranza Giuseppe Bianchini, di SiAmo Alessandria.

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