Autore Redazione
giovedì
22 Gennaio 2015
14:32
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Politica - Alessandria

Le iniziative imprenditoriali nei borghi Rovereto e Cittadella decollano “a discapito dei gufi”

Le iniziative imprenditoriali nei borghi Rovereto e Cittadella decollano “a discapito dei gufi”

ALESSANDRIA – Alessandria non è una città grigia e spenta. Lo dimostrano le 44 persone che, per aprire o ristrutturare la loro attività, hanno deciso di puntare su Borgo Rovereto, soprattutto, ma anche su Borgo Cittadella. “A discapito dei gufi“, ha evidenziato il sindaco Rita Rossa, il bando per le attività economiche del Pisuè stato un successo“. Scaduto martedì pomeriggio il termine per presentare le domande per accedere a una parte degli 852.000 euro complessivamente a disposizione, la Commissione esaminatrice composta da dirigenti e funzionari del Comune si è trovata di fronte una pila di progetti che mirano a concretizzare 2.860.377,07 euro di investimenti nelle due aree della città. Così come previsto dal bando, gli aspiranti piccoli imprenditori di Borgo Rovereto e Cittadella hanno sfruttato la possibilità di dimezzare il “peso” economico del loro sogno e chiesto complessivamente contributi per 1.267.798,65 euro.

Delle 44 domande, 30 sono in particolare arrivate da cittadini che vorrebbero ampliare o ristrutturare attività già esitenti (559.459,78 i finanziamenti complessivi richiesti). Le restanti 14 sono invece “start up”, nuove attività tra cui un possibile ristorante, 3 negozi di commercio al dettaglio e 3 studi professionali. Ad animare presto l’area del Pisu potrebbe però presto arrivare anche una sorta di “marito in affitto”, un artigiano “tutto fare” che con un investimento complessivo di 5000 euro vorrebbe mettersi a disposizione dei cittadini per fare tutte quelle riparazioni che spesso “gli uomini di casa” rimandano “all’infinito”. Il progetto del “marito in affitto”, così come tutti gli altri, sarà valutato in questi giorni dalla commissione presieduta dall’Ingegnere Capo di Palazzo Rosso, Marco Neri che già all’inizio della prossima settimana dovrebbe stilare la graduatoria finale. Non tutte le richieste potranno del resto essere accolte.

I fondi complessivamente a disposizione sono inferiori al totale dei contributi richiesti e la collocazione di alcune attività sembra aver superato il confine del Piano integrato di sviluppo urbano. La volontà dell’amministrazione, ha spiegato il sindaco Rossa, è però quella di non “mortificare la volontà di fare impresa” dimostrata dagli alessandrini e cercare, se possibile, di ritagliare altre risorse dal Pisu per sostenere progetti comunque meritevoli che non dovessero ottenere il contributo richiesto. Un lavoro del resto già fatto nei mesi scorsi, ha ricordato l’assessore Marica Barrera, che ha obbligato a ritardare di alcuni mesi l’apertura del bando, ma che ha permesso di rimpinguare i fondi a disposizione dai 170.000 euro inizialmente previsti agli 852.000 euro ora pronti a essere stanziati. “E’ qui il vero sviluppo di una città e qui il terreno su cui un assessore allo sviluppo economico può scivolare, e non su una pista di pattinaggio” ha sottolineato l’assessore Barrera, levandosi quel “sassolino” rimasto nella scarpa da Natale. Un lavoro, ha aggiunto, che ha coinvolto in prima linea anche i consulenti dello sportello di via Verona che hanno lavorato incessantemente negli ultimi due mesi per rispondere alle domande del centinaio di persone che hanno dimostrato interesse nell’opportunità offerta dal bando del Pisu.

Tatiana Gagliano

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