Autore Redazione
venerdì
17 Novembre 2023
06:18
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Politica - Alessandria

Rifiuti ingombranti: ipotesi buoni da spendere nei negozi come incentivo a recarsi al centro raccolta

Rifiuti ingombranti: ipotesi buoni da spendere nei negozi come incentivo a recarsi al centro raccolta

ALESSANDRIA – “Oltre a una campagna di comunicazione e alle multe bisogna pensare anche a delle premialità“. In occasione dell’ultima commissione Bilancio di giovedì il presidente di Amag Ambiente di Alessandria, Paolo Borbon, è di nuovo intervenuto sul delicato tema dell’abbandono di rifiuti ad Alessandria, in particolare di quelli ingombranti. “Non mi do pace a pensarci” ha aggiunto il dirigente “se vedo, ad esempio, una vasca da bagno fuori da un cassonetto vuol dire che è stata portata in macchina. Non capisco perché non è stata portata al centro raccolta”.

Per questo motivo l’azienda sta ideando anche un sistema che incentivi l’utilizzo dei centri di raccolta. Una delle ipotesi sarebbe l’erogazione di buoni per ogni conferimento che, accumulati fino a un certo numero, potranno poi essere spesi nei negozi alessandrini che si dichiareranno disponibili ad aderire a questa iniziativa. “Una idea che Amag Ambiente ha condiviso col mio assessorato” ha confermato a Radio Gold l’assessore al Commercio Giovanni Berronea breve ci confronteremo con le associazioni di categoria per verificarne la fattibilità. Già era previsto un faccia a faccia per affrontare le varie problematiche legate ai rifiuti. Ritengo giusto il principio di valorizzare le buone pratiche di comportamento”.

“La pulizia dei rifiuti fuori cassonetto” ha aggiunto Borbon costa all’anno circa 500 mila euro all’azienda e 100 mila euro al Comune. Le premialità sarebbero finanziate da parte di quella cifra che si potrebbe risparmiare. Riceviamo sempre decine di segnalazioni. Fino a settembre 2023 abbiamo elevato 600 multe. La repressione è un incentivo notevole ma non basta. Servono altre strade oltre alle sanzioni: lo scorso 6 novembre abbiamo messo alcuni ingombranti in piazzetta della Lega (foto, ndr) per fare capire alle persone quello che viene lasciato in giro. Poi ovviamente continua anche il coinvolgimento delle scuole. Insomma, il mix di queste attività dovrebbe portare un miglioramento della pulizia della città”.

A breve, inoltre, Amag Ambiente toglierà alcuni cassonetti diventati “ricettacolo di abbandono”. “Entro fine mese toglieremo le tre batterie di bidoni in via Vecchia Torino ha spiegato ancora Paolo Borbon “sono diventati un deposito a cielo aperto. Le persone arrivano da fuori Alessandria per riempirli. Con le fototrappole abbiamo individuato anche alcuni responsabili. Uno, ad esempio, proveniva da Solero. Ovviamente prima di rimuovere quei cassonetti di via Vecchia Torino avviseremo i residenti: quei bidoni sono in proporzione troppi rispetto alle esigenze di chi abita in quella zona”.

Lo stesso procedimento riguarderà nel 2024 anche le zone industriali della città: “L’obiettivo è passare al porta a porta totale nelle zone industriali e in quei tre sobborghi (Lobbi, Castelceriolo e San Giuliano Nuovo) dove è già presente il porta a porta parziale. L’esperienza ci dice che dove non c’è un cassonetto non si abbandonano più i rifiuti. In D3 abbiamo già completato il giro delle aziende per avvisare”.

“Purtroppo” ha concluso Borbon la capacità di investimento della società è attualmente pari a zero, visto che il nuovo contratto che regolava i rapporti di quest’anno è stato impugnato dall’Agcom. Rispetto ai cassonetti stiamo riutilizzando quelli in magazzino. Il tema dell’abbandono rifiuti, però, non è causato dalla mancanza di cassonetti. Ce ne sono ben 1700 in città. Il progetto Smart City ne prevedeva 800. Alcune volte i cittadini lamentano che l’apertura è troppo stretta: si tratta della misura standard e non è così ampia proprio per disincentivare il conferimento di rifiuti ingombranti”.

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