Ancora troppi nodi da sciogliere per il salvataggio dei dipendenti Atm: mercoledì nuovo incontro in Regione

TORINO – Il passaggio dei 213 dipendenti della partecipata alessandrina di trasporto Atm alla nuova Amag Mobilità resta ancora in bilico. Lunedì dopo più di quattro ore di confronto in Regione tra i vertici di Amag, i sindacati, gli enti locali e il liquidatore si è deciso di rimandare l’appuntamento a mercoledì pomeriggio. Restano ancora diversi dettagli da limare e oggi i sindacati si confronteranno per concordare una linea comune. Il tempo però stringe e se mercoledì non si troverà un’intesa l’accordo potrebbe saltare.

Secondo i termini dell’intesa stilati meno di un mese fa, infatti, i dipendenti dovranno accettare una riduzione degli orari di lavoro, intorno al 15% per gli autisti, il 20% per gli operai dell’officina, del deposito e di movimento, e del 25% per gli impiegati, gli accompagnatori e gli addetti ai parcheggi. La volontà dei sindacati è quella di ammortizzare l’impatto di questi tagli attraverso un fondo di solidarietà che restituirebbe l’80% della retribuzione. Sarà inevitabile il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Resta ancora da capire anche come i lavoratori potranno recuperare le ferie arretrate, le tredicesime e quattordicesime, alcuni dei tanti nodi ancora da sciogliere.