Autore Redazione
giovedì
14 Luglio 2016
22:58
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Altri Sport - Alessandria

Volley: il racconto del coach/prof Rossi e delle ragazze del Galilei ai mondiali di Belgrado. “Un’esperienza fantastica”

Volley: il racconto del coach/prof Rossi e delle ragazze del Galilei ai mondiali di Belgrado. “Un’esperienza fantastica”

ALESSANDRIA – “Il risultato è a parte, era già bellissimo essere lì, è stata un’esperienza meravigliosa”. Esordisce così ai microfoni di Radio Gold il Professore Paolo Rossi, coach della delegazione femminile del Liceo Scientifico Galileo Galilei chiamata a rappresentare l’Italia ai Giochi studenteschi di pallavolo a Belgrado. Nel torneo, che ha visto partecipare delegazioni da tutto il mondo, le ragazze alessandrine si sono classificate 22°. Un risultato che, a sentire il coach, sarebbe potuto essere migliore: “Mancavano delle ragazze rispetto alla squadra che aveva vinto l’anno scorso il campionato nazionale studentesco, se ci fossero state loro sarei arrivato sicuramente tra le prime 15”. Il coach ci tiene però a spostare l’attenzione sull’esperienza vissuta da lui e dalle ragazze della squadra. Un’esperienza che ha visto il gruppo confrontarsi con altre culture, altri modi di pensare, in un clima però bellissimo e di amicizia. “Tutte le squadre erano collocate in due alberghi, c’erano navette che ci portavano dall’albergo a uno dei 12 impianti di Belgrado oppure a vedere la città. Ci si spostava insieme alla squadra contro cui si giocava, e siamo riusciti così a creare un clima bellissimo anche fuori dal campo. L’ultimo giorno tra le varie squadre ci siamo addirittura scambiati le maglie con le altre delegazioni”. La permanenza in Serbia è durata 9 giorni, con le ragazze alessandrine che si dovute spostare prima a Roma in treno, per incontrare la delegazione maschile proveniente da Macerata, e da lì si sono spostate in aereo a Belgrado. Il Professor Rossi ci ha tenuto anche a ringraziare coloro che hanno reso possibile quest’esperienza: “Volevo ringraziare anche gli sponsor che ci hanno sostenuto, che ci hanno aiutato con le divise e l’attrezzatura e che ci hanno aiutato a fare questa esperienza. Del resto, noi siamo andati lì a rappresentare l’Italia intera, non solo Alessandria”.

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