Autore Redazione
mercoledì
7 Maggio 2014
00:00
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Grigi: il lungo addio del numero 1 dei numeri uno. E ora Servili guarda al futuro…

Grigi: il lungo addio del numero 1 dei numeri uno. E ora Servili guarda al futuro…

L’Alessandria ricomincia oggi gli allenamenti e per Andrea Servili saranno giorni decisivi per stabilire il possibile futuro sempre colorato di grigio. In questi giorni il portiere incontrerà il presidente Luca Di Masi per capire la proposta della dirigenza mandrogna: dopo che domenica ha disputato contro il Porto Tolle la sua ultima partita sul campo, Andrea vorrebbe continuare a vestire il grigio anche “dietro le quinte”, magari facendo parte dello staff tecnico.

Ai microfoni di Radio Gold News Servili ha commentato lo spendido striscione che i tifosi, domenica, gli hanno dedicato. Sono sensazioni forti, ho rivissuto tutti questi anni e apprezzato il calore di questo meraviglioso pubblico. Il mio futuro? Vorrei rimanere all’Alessandria, al di là del calcio giocato. Vedremo se ci sarà l’opportunità, ho fatto questo mestiere da 30 anni e mi piacerebbe continuare magari allenando i portieri, vedremo se in prima squadra o nel settore giovanile. In prima squadra sarebbe il massimo ma per arrivarci si può anche iniziare dai giovani, sarebbe anche più impegnativo e difficile, qualsiasi offerta la valuterò con la mia famiglia. Ho fatto questa vita da sempre, sono andato via da casa a 14 anni ma bisogna reinventarsi per trovare un altro percorso. Spero di trasmettere quello che ho vissuto. Se mi ha fatto male perdere l’ultima gara? Uno scende in campo e vuole sempre vincere ma il nostro obiettivo era già stato raggiunto. Ho vissuto la partita con tante emozioni. Mi sono passate per la testa tante gioie del passato e i miei compagni mi hanno fatto quella bella sorpresa festeggiandomi sotto la curva, non nascondo che piangevo come un bambino. Nella mia carriera ho avuto la fortuna sempre di giocare per vincere i campionati, ho disputato 8 playoff e vinto il campionato diretto a Teramo, la passione che ho vissuto qui, nell’età più adulta non l’ho mai vissuta altrove. La parata più importante? Quella al 93esimo del match contro la Spal, che ci portò ai playoff per la serie B. La più bella? Altre due sempre in grigio, nel mio primo anno, contro la Sambonifacese e l’Ivrea in Seconda Divisione.”

Fotografie di Ilaria Cutuli

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