19 Febbraio 2014
00:00
Buone notizie dalla produzione industriale degli ultimi tre mesi 2013: per la provincia +2%
Finalmente una buona notizia per l’economia provinciale. L’indice della produzione industriale degli ultimi tre mesi del 2013 ha infatti segnato un +2% rispetto al quarto trimestre 2012. Una percentuale che assume ancora più valore se si considera che il segno positivo giunge dopo quasi un anno e mezzo di negatività. Per la provincia di Alessandria il risultato è migliore della media piemontese (+0,9%) e nazionale (+0,1%), e mantiene la lieve ripresa avviata nel terzo trimestre 2012 e sfociata in positivo soltanto nel terzo trimestre 2013. Tra luglio e settembre infatti, per la prima volta dopo un anno e mezzo, l’indice della produzione industriale provinciale aveva oltrepassato lo zero e raggiunto la positività (+0,8%).
Dallo studio emerge però la grossa difficoltà ancora delle micro e piccole industrie. Sono queste realtà quelle in maggiore sofferenza mentre la gioielleria è il settore con il dato più negativo. Numeri incoraggianti per l’industria chimica, plastica e metalmeccanica.
Per settore e classe dimensionale:
– Il dato più positivo è quello dell’industria chimica, petrolifera e delle materie plastiche: +7,4%.
All’interno del settore c’è una pesante negatività nella micro-industria (0-9 addetti), con -10,1%, e un’ottima performance della media industria (50-249 addetti), +11,6%.
– Anche l’industria metal-meccanica offre dati positivi: +5%.
– La gioielleria registra il dato più negativo, -5,6%. All’interno del settore vediamo la sofferenza della micro-industria (-6,7%) e ancor di più quella della piccola industria (10-49 addetti), con un -17,2%. Ottima la performance della media industria (50-249 addetti), +11,3%.
Per classe dimensionale e settore:
– Il dato più positivo lo registra la media industria (50-249 addetti): +7,7%.
– Negatività diffusa per la micro-industria (0-9 addetti), con -1,3%, la piccola industria (10-49 addetti), con -1%, la grande industria (250 addetti e più), con -2%.
– Specificamente, la micro-industria ha numeri negativi in tutti i settori tranne l’alimentare, dove la performance è buona: +6,7%. La micro-industria chimica, petrolifera e delle materie plastiche soffre, con -10,1%, seguita dalla gioielleria (-6,7%).
Come sempre rassicurante l’export con un +4,4%, accompagnato dagli ordinativi esteri al +5,1%. Di contro però ci sono le lievi negatività sul fronte del fatturato totale (-0,6%) e degli ordinativi interni (-0,6%). Due indicatori, peraltro, in crescita anche se da associare ai dati dei trimestri scorsi, da tempo in negativo.
“Alessandria è la terza provincia in Piemonte per produzione industriale, dopo Novara e Biella, con una media migliore di quella regionale e nazionale – ha commentato Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria. Il dato e il trend sono positivi, ma è ancora presto per tirare le somme. Ricordiamoci, infatti, che il confronto avviene con lo stesso trimestre dello scorso anno, che registrava -3,6%. Detto questo, andiamo meglio e meglio di altri, ma siamo accomunati con la regione e con il Paese dai dati negativi sulla domanda interna, che alimentano il persistente divario fra mercato estero e nazionale. Attendiamo un deciso cambio di passo a livello nazionale, che vuol dire ragionamenti su semplificazioni per le imprese, cuneo fiscale, imposte. Come Camera di Commercio di Alessandria e sistema camerale siamo pronti da tempo, la parola passa al legislatore – ha concluso Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria”.
La sintesi emerge dai dati ISTAT e dalla 169esima indagine congiunturale sull’industria manifatturiera realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi. La rilevazione ha coinvolto 160 imprese industriali della provincia, per un numero complessivo di 5.936 addetti e un fatturato complessivo di 1,8 miliardi di euro (€ 1.866.401.937).