Autore Redazione
lunedì
15 Marzo 2021
07:34
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Cronaca - Alessandria

Decessi dopo somministrazione AstraZeneca, la nota dell’Azienda: “15 casi di trombosi su 17 milioni”

Decessi dopo somministrazione AstraZeneca, la nota dell’Azienda: “15 casi di trombosi su 17 milioni”

PIEMONTE – Dopo la sospensione di due alcuni lotti di vaccino AstraZeneca a causa dei decessi di alcuni soggetti, di cui uno in Piemonte, l’Aifa e la stessa società hanno voluto fare chiarezza sull’effettiva pericolosità o meno della preparazione biologica.

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha sottolineato come non ci sia “alcun rischio con AstraZeneca“. In particolare il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, alla trasmissione Mezz’ora in più sulla Rai, ha spiegato che “c’è molta emotività rispetto ai vaccini, ma a tutt’oggi, e questo vale anche per AstraSeneca, non c’è alcuna correlazione sinora dimostrata né un nesso causale” tra la somministrazione del vaccino e le morti che si sono verificate. In una nota successiva a questo intervento Aifa ha poi definito ingiustificato l’allarme sulla sicurezza di tale vaccino: “i casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi“.

Nella serata di ieri, domenica 14 marzo 2021, AstraZeneca ha diffuso una nota in cui sottolineava che sino in tutta Europa, su un totale di 17 milioni di soggetti vaccinati contro il Covid-19, “ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la Società ha ricevuto all’8 marzo“.

L’azienda ha sottolineato che tale numero di eventi “è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati“. AstraZeneca precisa inoltre che “non ci sono problemi confermati relativi a qualsiasi lotto del nostro vaccino utilizzato in Europa o nel resto del mondo“.

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