9 Settembre 2021
15:44
Sente nella testa voci che lo deridono e si avventa con un tubo di ferro sul cugino
ALESSADNRIA – Notte terribile martedì scorso, 7 settembre 2021, per un bracciante agricolo di 25 anni trovato esanime, con più ferite in testa, a Castelceriolo. L’uomo, come ricostruito dalla Polizia, era stato aggredito dal cugino (H.S.), convivente nella stessa abitazione. È stato lo stesso aggressore a presentarsi in Questura riferendo di aver ucciso il parente, facendo scattare l’indagine. Le Volanti si sono infatti precipitate sul posto trovando l’uomo, M.S., in casa, per fortuna ancora cosciente. Trasportato in ospedale gli è stata riscontrata una emorragia cerebrale e numerose fratture della teca cranica.
Nel frattempo gli agenti della Questura hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto: una violenta aggressione che aveva riempito di sangue l’alloggio. Grazie all’interrogatorio, condotto dal Sostituto Procuratore titolare dell’indagine, l’indagato ha ammesso di aver colpito con un tubo in ferro il cugino, addormentato sul suo letto. Una azione scaturita dopo aver sentito nella sua testa le voci dei parenti del malcapitato che lo deridevano e lo insultavano, fino a fargli perdere il controllo.
I numerosi riscontri probatori raccolti, uniti ad un concreto pericolo di fuga dell’indagato, portavano il pubblico ministero ad emettere decreto di fermo a carico di H.S., che veniva immediatamente eseguito negli Uffici della Squadra Mobile. L’uomo è stato condotto in carcere in attesa della convalida del fermo per tentato omicidio.
Rimane riservata la prognosi del ferito, attualmente ricoverato presso l’Ospedale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo.