Autore Redazione
mercoledì
6 Aprile 2022
13:20
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Cronaca - Piemonte

Fornaro (LeU): “Se la peste suina dovesse superare i confini della zona rossa a rischio 2 miliardi di euro”

Fornaro (LeU): “Se la peste suina dovesse superare i confini della zona rossa a rischio 2 miliardi di euro”

ROMA – “La peste suina è una questione nazionale. Se la sua diffusione superasse i confini attuali della zona rossa (dove si trova anche Alessandria, ndr) ci troveremmo a mettere a rischio l’intera filiera suinicola italiana che ha un valore di quasi 2 miliardi di euro con possibili rischi di blocco delle esportazioni verso altri paesi. Siamo quindi in una vera emergenza di tipo economico e sanitario. Per combatterla va seguita la scienza come fatto per il Covid-19, con un sistema articolato di deroghe per le attività escursionistiche e economiche del bosco“. A sostenerlo è in Aula è il capogruppo di Liberi e Uguali Federico Fornaro.

A questo si aggiunge l’antica questione dei cinghiali e della sovrappopolazione di questi animali perché tra i possibili vettori del virus ci sono proprio i cinghiali che si spostano anche per decine di chilometri. Qui c’è il punto vero. Nei territori della zona interessata dalla Psa c’e’ un’oggettiva questione di sovrappopolamento dei cinghiali, alcune decine di migliaia di capi. Ci troviamo di fronte ad un’emergenza e come tale va affrontata non solo dal punto di vista della peste suina ma anche per i danni provocati all’agricoltura”, ha aggiunto Fornaro.

Il capogruppo di Liberi e Uguali ha poi aggiunto che andrebbero “trovate delle soluzioni senza farne una guerra di religione. In questo provvedimento ci sono cose importanti. Il commissario deve avere tutti i poteri e le regioni devono coordinarsi nelle ordinanze. Bene gli aiuti economici alle attività produttive legate alla filiera suinicola ma è necessario trovare risorse anche per tutte quelle attività legate ad una economia di turismo lento come ristoranti e bed & breakfast che stanno subendo un danno. Bene l’approvazione da parte del Governo di un ordine del giorno a mia prima firma per ristori alle attività turistiche danneggiate dalle ordinanze di chiusura“, conclude Fornaro.

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