Autore Redazione
domenica
21 Agosto 2022
10:47
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Eventi - Spettacoli

Venerdì 26 e sabato 27 agosto doppio appuntamento per la rassegna “Cunté Munfrà

Venerdì 26 agosto a Viarigi la serata “Masca vola via” tra musica e racconto con Simona Colonna e Massimo "Pinin" Barbero e sabato 27 agosto a Montemagno la prima regionale del nuovo spettacolo “Crape de legn, vita da burattinai” di e con Federica Monteni
Venerdì 26 e sabato 27 agosto doppio appuntamento per la rassegna “Cunté Munfrà

VIARIGI E MONTEMAGNO – Doppio appuntamento di fine agosto per la rassegna “Cunté Munfrà – dal Monferrato al mondo” che continua il suo percorso attraverso le stagioni, i tempi e i momenti rituali, valorizzando e promuovendo la conoscenza del patrimonio linguistico e culturale del Piemonte.

Venerdì 26 agosto alle ore 21 nel parco della Torre dei Segnali  di Viarigi, sulla sommità del paese, ci sarà la serata “Masca vola via” aspettando le masche, tra musica e racconto con Simona Colonna e Massimo “Pinin” Barbero. L’appuntamento si svolge in occasione del 32° “Saltinpiazza” a Viarigi, il festival di arte di strada, danza e circo contemporaneo più antico del Piemonte diretto da Milo Scotton e organizzato dal Comune di Viarigi, le cui edizioni hanno spesso intrecciato il loro percorso con quello di “Cuntè Munfrà”.
Pinin è un solitario abitatore dei boschi. Non torna più in paese da tempo. Ai pochi che riescono a trovarlo egli parla della sua vita, di un lungo viaggio, di un amore, di ricordi, di mondi possibili. E di “masche”, amiche e sconosciute, protettrici e crudeli. Per incontrare Pinin è necessario andare nei suoi luoghi, che sono distanti dalla civiltà, dai rumori dell’oggi.   Simona Colonna introdurrà la serata con un mini concerto sotto la Torre e le stelle: musiche e canzoni popolari piemontesi originali eseguite dal vivo e cantate da questa straordinaria musicista ed interprete, unica artista italiana ad accompagnare il canto con il violoncello “Chisciotte”. Le sue canzoni raccontano storie forti, leggende e misteri e creeranno l’atmosfera.  E poi condurrà gli spettatori da Pinin. Le sue sono storie di alberi, di uomini, di un amore lontano. Sono anche storie di guerre, di ricordi, di viaggi, di fughe.  E sono, soprattutto, storie di masche, storie di quegli esseri che proteggono, a modo loro, la terra.

“Pinin e le masche” del Teatro degli Acerbi è stato scritto da Luciano Nattino, liberamente tratto dal racconto di Davide Lajolo. Uno spettacolo che vide in scena lo stesso Nattino una ventina di anni fa. E ora, da una decina di anni è portato in scena da Massimo Barbero, ospite di svariati festival e rassegne nazionali in tutta Italia, con “apparizioni” anche sul nostro territorio.

Sabato 27 agosto a Montemagno alle ore 21, nel suggestivo spazio antistante la Chiesa romanica di San Vittore la prima regionale del nuovo spettacolo “Crape de legn, vita da burattinai” di e con Federica Monteni, con la regia di regia Alberto Salvi.  Si tratta di una produzione Luna e Gnac, Associazione Retroscena e Casa degli alfieri, realizzata con il sostegno di Fondazione Benedetto Ravasio (Museo del Burattino di Bergamo) che ha debuttato all’inizio dell’estate e ora sta girando nel nord Italia.

E’ un’appassionante e coinvolgente narrazione con incursione di burattini, una prova d’attore. Il plurale del titolo si riferisce a due artisti, Pina Cazzaniga e Benedetto Ravasio, compagni sulla scena e nella vita, che con testardaggine mollarono la sicurezza economica che veniva da una vita da fornai, per scegliere, negli anni ’40, un’arte di strada popolare e dura. Una storia, la loro, ormai dimenticata, ma potentissima, radicata nella terra bergamasca e ancora di più in quella lombarda. La storia del teatro popolare, della Commedia dell’Arte durante la Seconda Guerra Mondiale e poi con l’avvento della televisione e del miracolo economico si intreccia alla scoperta di un ragazzo di amare l’arte in tutte le sue forme e alla povertà dei paesi della bassa bergamasca, tra cascine, nebbia, polenta e pica sö.  E poi l’innamoramento di due giovani, Benedetto e Pina, figli di due fornai concorrenti,  come un  Romeo e una Giulietta in versione bergamasca con il loro amore fatto di farina, levatacce e otto figli da sfamare. Su tutto la vocazione di Benedetto, che  determina una scelta che anche Pina abbraccia. E’ la prima volta che succede: una donna che entra in baracca accanto al suo compagno, per dare voce ai burattini, artista alla pari.  Pina Cazzaniga è la prima donna burattinaia in Italia, a farlo di mestiere, a ricevere nel 2011 il premio alle Donne del Teatro di Figura dal Presidente della Repubblica. Pina e Benedetto arriveranno a recitare, unici burattinai della storia, al Teatro alla Scala di Milano e poi nei festival internazionali di teatro di figura, senza mai dimenticare la loro origine.

Le scenografie sono di Enzo Mologni, gli abiti di scena e burattini Lelabò – Mariabarbara De Marco, le Musiche originali di Luigi Suardi.

“Cuntè Munfrà” conferma la sua attenzione alle nuove scritture di valorizzazione del patrimonio linguistico e immateriale: in tal senso il Comune di Montemagno negli anni è stato attento a queste valorizzazioni, ospitando nuovi spettacoli e proposte che trovano ambientazione in contesti architettonici e naturalistici di grande pregio, come l’altura della Chiesa romanica di San Vittore, che si trova poco fuori il paese vicino al cimitero.  La serata è parte anche di “Montemagno sotto le stelle”. L’ingresso è gratuito.

Info: cell. 3287069085 – info@archivioteatralita.it – archivioteatralita.it

La rassegna è promossa dal Comune di Castagnole Monferrato e della casa degli alfieri /Archivio Teatralità Popolare ed è sostenuta dalla Regione Piemonte, dai Comuni ospitanti, dalla Fondazione CRAsti e dalla Fondazione CRT. E’ stata ideata da Luciano Nattino.

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