Autore Redazione
sabato
31 Dicembre 2022
18:19
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Cronaca - Alessandria

Il Vescovo di Alessandria ricorda Benedetto XVI: “Una grande fonte di ispirazione. Grato di averlo conosciuto”

Il Vescovo di Alessandria ricorda Benedetto XVI: “Una grande fonte di ispirazione. Grato di averlo conosciuto”

ALESSANDRIA – Fu Papa Benedetto XVI, il 20 ottobre del 2012, a nominare Vescovo Monsignor Guido Gallese, oggi a capo della Diocesi di Alessandria. Il Papa Emerito, scomparso questo 31 dicembre all’età di 95 anni, è stato “una grande fonte di ispirazione” per il Vescovo di Alessandria che lo conobbe, ha ricordato, durante una settimana di aggiornamento del clero della diocesi di Genova. “Mi colpì enormemente perché mi dava l’idea di essere una spanna sopra gli altri per la lucidità di pensiero e di individuazione dei problemi, per la sua capacità di correlarli alla cultura dei popoli e soprattutto per la sintesi teologico pratica che aveva sulla vita della Chiesa.

Quando morì san Giovanni Paolo II, dentro di me dissi: “se dovessi scrivere un nome e metterlo nell’urna della votazione dei cardinali, scriverei Joseph Ratzinger”, sebbene mi sembrasse impossibile che venisse eletto perché era stato preso di mira dai media in quel periodo. Invece, con mia grande sorpresa e con grande gioia, venne eletto Papa.

Fu una grande fonte di ispirazione per tutti noi, ricordo che i giovani al centro di Pastorale Giovanile desideravano fare gli incontri sulle omelie di papa Benedetto XVI perché a loro piacevano tantissimo. Erano molto chiare, lucide ma incisive e profonde, così nel tempo ebbi modo di rendermi conto che formavano, forgiavano e plasmavano le anime e i cuori.

E poi ebbi la grazia di partecipare alla visita del Papa quando venne a Genova il 18 maggio del 2008 e fece un incontro con i giovani per quella che chiamammo la “Giornata genovese della gioventù”. Fu un incontro molto bello nel quale ebbi l’onore di essere presente sul palco con il Santo Padre e poter ammirarne tutta la sua straordinaria bellezza interiore, la semplicità e l’innocenza che scaturivano da quegli occhi, dal suo agire e dal parlare. Aveva veramente un candore straordinario che mi colpì e mi rimase.

Fu colui che mi nominò vescovo il 20 ottobre del 2012, dando così inizio al mio episcopato.

Del papa emerito Benedetto XVI ho un ricordo molto bello, molto dolce, di una persona straordinaria che ha lasciato un segno nella Chiesa e che ha avuto una successione non facile perché è venuto proprio dopo Giovanni Paolo II.

Sono grato a Dio per averlo conosciuto”.

 

 

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