22 Marzo 2017
05:00
Crescono le imprese straniere in Piemonte
PIEMONTE – Delle circa 438 mila imprese del Piemonte, poco meno di una su dieci è guidata da cittadini stranieri. In base ai dati delle Camere di commercio piemontesi, le aziende straniere nel 2016 sono aumentate del 3,5% arrivando a quota 41.459 realtà.
Costruzioni in primis, ma anche commercio, turismo e attività manifatturiere sono i principali settori di specializzazione.
Tra le diverse province piemontesi l’incidenza maggiore delle imprese straniere si registra a Torino, Novara e Vercelli, ma i tassi di crescita più elevati appartengono al Verbano Cusio Ossola (+5,6%) e a Torino (+4,0%).
“Negli ultimi quattro anni – ha sottolineato il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello – l’imprenditoria straniera della nostra regione ha sempre mostrato una dinamica di crescita, confermandosi una risorsa preziosa per l’economia del territorio, in grado di controbilanciare il calo generalizzato delle imprese piemontesi. Non sono poche le difficoltà che questi imprenditori si trovano ad affrontare, ad esempio nell’accesso ai finanziamenti. Per sostenerli nella realizzazione delle loro idee imprenditoriali, sono quindi più che mai necessarie politiche di sostegno al credito da parte delle istituzioni; dal canto nostro, come Sistema camerale, in questi anni abbiamo sostenuto finanziariamente il Fondo di garanzia per il Microcredito della Regione Piemonte a supporto dei soggetti non bancabili: un’opportunità importante per gli stranieri che vogliono avviare un’attività economica“.
A livello settoriale, il primo comparto per presenza di imprese straniere risulta, anche nel 2016, quello delle costruzioni, con 13.405 unità. Il settore edile, che ha vissuto una situazione particolarmente penalizzante negli ultimi anni, ha evidenziato, per la componente straniera una sostanziale stabilità, registrando un tasso di crescita del +1,2%.
Tra i principali settori di specializzazione delle imprese straniere troviamo poi il commercio, che ha manifestato nel 2016 una dinamica positiva (+2,4%), il turismo, cresciuto del 6,3%, e le attività manifatturiere (+7,1%).
Le imprese straniere assumono, nell’84% dei casi, la forma di imprese individuali, nell’8% si strutturano come società di persone; solo il 7% si costituisce come società di capitale e l’1% assume altre forme.
Analizzando i dati relativi alla natimortalità di queste imprese in base alla forma giuridica, emerge come le società di capitale registrino il tasso di natalità più alto (13,5%), a fronte di un tasso di mortalità piuttosto contenuto (3,5%): ne consegue un tasso di crescita decisamente positivo (+10,3%). Anche le imprese individuali evidenziano un elevato tasso di natalità (12,8%) controbilanciato però da un altrettanto elevato tasso di mortalità (9,4%): il tasso di crescita appare quindi più ridotto (+3,3%). Le società di persone manifestano un minor dinamismo, registrando analoghi livelli di tasso di natalità (+5,9%) e di mortalità (5,7%), con un tasso di crescita piatto (+0,2%). Le altre forme, infine, segnano un tasso di crescita del 2%.