11 Luglio 2017
14:33
Alta tecnologia all’Ospedale di Alessandria sul cuore di un bimbo
ALESSANDRIA – La professionalità dei cardiologi del Centro Aritmologico dell’ospedale di Alessandria unita alle sofisticate tecnologie hanno donato una nuova vita a un bimbo di sette anni, sottoposto a un delicato intervento di ablazione al cuore, perfettamente riuscito. Il piccolo paziente soffriva di frequenti tachicardie. Per controllare questa patologia era costretto ad assumere due farmaci specifici che provocavano in lui un livello di stanchezza tale da impedirgli gran parte delle attività ricreative e sociali tipiche di un bambino della sua età.
“La tachicardia era causata da un “cortocircuito elettrico” dovuto ad un problema congenito” ha spiegato il dottor Gianfranco Pistis, direttore della Struttura Complessa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria “al determinarsi di particolari condizioni, la via elettrica anomala iniziava a condurre l’impulso elettrico insieme alla via normale generando un cortocircuito e provocando così la tachicardia. Il Centro Aritmologico dell’Azienda ha deciso di intervenire effettuando un’ablazione, ossia una procedura che ha lo scopo di “bruciare” la via anomala in un punto lungo il suo tratto, in modo che l’impulso elettrico non possa più passare e la tachicardia non possa più manifestarsi. Si tratta di un intervento molto delicato perché, oltre al fatto di non poter operare a cielo aperto, è richiesta una notevole precisione dato che la via anomala ha uno spessore di pochissimi millimetri e il cuore di un bambino è più piccolo di quello di un adulto, elemento che rende il tutto ancora più difficile.”
L’ablazione ha richiesto l’utilizzo di un elettrocatetere introdotto lungo la via femorale destra fino all’atrio destro del cuore. Ma visto che la via anomala era situata nelle camere di sinistra, tra atrio e ventricolo, è stata necessaria la puntura transettale attraverso la quale si è fatto passare l’elettrocatetere dall’atrio destro all’atrio sinistro, producendo così un minuscolo foro nel setto che divide i due atrii, fino a farlo arrivare alla via anomala e bruciarla. L’intervento è stato eseguito senza l’utilizzo dei raggi X. I medici hanno utilizzato dei sistemi di navigazione ad alto livello tecnologico, in linea con il progetto “Raggi zero” a cui già da qualche anno ha aderito la Cardiologia dell’Ospedale di Alessandria per evitare l’esposizione di categorie sensibili, come bambini e donne in gravidanza o in età fertile, ai raggi X.
Il Centro Aritmologico di Cardiologia dell’Azienda, punto di riferimento per l’intera provincia di Alessandria, effettua ogni anno circa 450 procedure tra ablazioni e impianti di defibrillatore e pacemaker nel paziente adulto. Negli ultimi due anni il Centro ha iniziato anche l’attività di aritmologia pediatrica con l’obiettivo di dare una risposta positiva ai bambini affetti da aritmie costretti in precedenza a spostarsi presso altri centri specializzati.