Nuovo testo unico animali: tra novità stop alla catena e giro vite a maltrattamenti

PIEMONTE – Il consiglio regionale del Piemonte ha dato il via libera al nuovo Testo unico che contiene le «Disposizioni coordinate in materia di tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo».

Il documento introduce diversi provvedimenti a tutela degli animali come lo stop all’impiego della “catena”, tranne che in casi molto particolari, specifici e di forza maggiore (In particolare per quanto riguarda le attività produttive e agricole sarà possibile utilizzare la catena temporaneamente e per ragioni di sicurezza. Potranno invece essere lasciati liberi i cani da pastore per poter, ovviamente, ottemperare al loro compito protettivo). Viene poi riconosciuta l’importanza del contributo terapeutico offerto ai pazienti con la «pet therapy». I padroni inoltre potranno essere “tumulati con le ceneri del proprio amico a quattro zampe“. La Regione si impegna nella lotta al randagismo, attraverso l’istituzione di una banca dati regionale, e con l’attuazione di un’importante opera di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza contro abbandoni. Giro di vite inoltre contro i maltrattamenti, nuove regole per rendere più sicuro il possesso di animali dal morso incontrollato, interventi contro le manipolazioni genetiche e riconoscimento, per la prima volta, dei cosiddetti «santuari», ovvero i luoghi di accoglienza per animali ex-da reddito in cerca di una casa. Viene infine istituita la figura del «pet sitter» e ai 13 Ambulatori veterinari sociali sparsi in tutto il Piemonte se ne aggiungeranno altri due per curare gratuitamente gli amici pelosi delle persone in carico dei servizi sociali

«Ringrazio tutti i consiglieri che hanno contribuito alla realizzazione di questo testo unico che razionalizza e aggiorna le norme in materia – spiega l’assessora regionale al Benessere Animale, Chiara Caucino. Con questo testo si fa chiarezza sugli obblighi che competono ad un possessore di animali d’affezione, ma anche sui diritti e sui doveri che ne conseguono, confermando la nostra lotta per il contrasto al randagismo, in piena linea con le recenti normative nazionali, sul Sistema Nazionale Anagrafe Animali d’affezione, dando piena tutela ai servizi oggi esistenti».

«Inoltre – prosegue Caucino – il testo prevede un riconoscimento degli enti del terzo settore che operano a sostegno degli animali d’affezione e del sistema di presìdi già oggi esistenti nella nostra regione, quali i canili, i gattili, i rifugi e i santuari per animali e forme di sostegno, anche economiche, per gli enti locali che, in base alle disposizioni nazionali oggi vigenti, si trovano in prima linea nel contrasto al randagismo e nel soccorso ai detentori di animali d’affezione, senza dimenticare l’aiuto concreto alle fasce deboli che detengono animali d’affezione che svolgono un ruolo di supporto e di aiuto per alleviare momenti difficili nell’esistenza. Con il passo, importantissimo, fatto oggi in Consiglio possiamo dire con orgoglio che il Piemonte è una Regione anche a misura di animali».

Il testo unificato si compone quindi di 42 articoli suddivisi in 5 titoli: Disposizioni generali, Benessere e contrasto al randagismo, Organismi di consultazione e controllo, Vigilanza e sanzioni e Disposizioni attuative finali e finanziarie.