Autore Redazione
martedì
18 Agosto 2015
09:14
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Politica - Alessandria

Il Consiglio approva il previsionale 2015. Il bilancio “della svolta”, però, non convince l’opposizione

Il Consiglio approva il previsionale 2015. Il bilancio “della svolta”, però, non convince l’opposizione

ALESSANDRIA – Compatta, la maggioranza del Comune di Alessandria ha approvato con 17 voti favorevoli il bilancio previsionale 2015. Il documento contabile “della svolta e del riformismo quotidiano”, come l’aveva definito la scorsa settimana il sindaco Rita Rossa (clicca QUI per la notizia), non ha però convinto l’opposizione. Contrario il voto espresso da Gheorghe Raica del Gruppo Misto,  Ciro Fiorentino della Federazione della Sinistra  e da Giovanni Barosini di Area Popolare. Proprio quest’ultimo, anche presidente della Commissione Bilancio, in Consiglio ha stigmatizzato per primo“l’anomalia” di votare un previsionale il 17 agosto, invocando “per il futuro” anche relazioni “più dettagliate” sullo stato di salute delle partecipate. Proprio sulla situazione delle aziende di Palazzo Rosso si è poi concentrato anche l’intervento di Domenico di Filippo del Movimento 5 Stelle. Luce “rossa” quella accesa lunedì  dai pentastellati al momento del voto, per nulla convinti da un previsionale “carente di idee” per migliorare la città e che “si limita solo  a far quadrare i conti svendendo le partecipate, ex gioielli di famiglia diventati dei carrozzoni pesanti come macigni”. A preoccupare il Movimento 5 Stelle, così come il Presidente del Gruppo Pdl, Piercarlo Fabbio è poi l’incremento della spesa. Questa, ha spiegato l’ex sindaco di Alessandria, è una delle “principali criticità” del bilancio. Dopo essersi attestata negli ultimi anni sugli 85 milioni di euro, ha spiegato Fabbio, la spesa è ora  “tornata a correre” fino a toccare, per la minoranza, i 99 milioni di euro. Altro aspetto critico, ha aggiunto il Presidente del Gruppo Pdl, sono poi i 207 milioni di indebitamento a medio-lungo termine del Comune. “Nel 2012 era 149 milioni ed nei prossimi 2 anni è previsto un ulteriore aumento fino a 247 mila euro. Sembra che la spesa e il costo del debito siano fuori controllo”. Poco affascinato dalla “retorica” di un documento contabile ancora “troppo rigido” e che avrebbe lasciato ben poco margine di manovra alla Giunta, per Piercarlo Fabbio il previsionale 2015 è ben poco “il bilancio della svolta e della ripresa”, ma più che altro un documento contabile “in cui si è spostato da un cassetto all’altro il debito del Comune che, comunque, rimane”.  Di tutt’altro avviso, ovviamente, Giunta e maggioranza. Come già spiegato la scorsa settimana dall’assessore al bilancio Giorgio Abonante e rimarcato lunedì dal Presidente del Pd, Fabio Camillo, basta “togliere” i 52 milioni ottenuti dallo Stato per pagare i creditori del dissesto e 17 concessi con la legge “taglia debiti”, per vedere calare l’indebitamento rispetto al passato. Per la maggioranza, però, i numeri che contano più di tutti solo quelli snocciolati dal sindaco a inizio seduta. I 53 milioni di euro di perdita certificati nel 2011 e oltre 312 milioni di debiti complessivi,  trasformati poi nel 2014 dalla Giunta Rossa in un utile d’esercizio di 9,321 milioni di euro e 281 milioni di debiti complessivi. “Pochi e aridi numeri” ha sottolineato Rita Rossa in cui sono racchiusi “i tre anni più difficili” della storia del Comune che Alessandria ora vuole lasciarsi definitivamente alle spalle.

Tatiana Gagliano

 

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