Taverna dopo lo stop alla Fiera: “Valenza è la capitale del gioiello, non farla è un peccato”

VALENZA – C’è grande sorpresa a Valenza per l’improvviso dietro-front di Confindustria. La decisione di stoppare la Fiera del Gioiello ha alimentato discussioni in una città che ora si ritrova senza il suo appuntamento. La questione è nata dopo le polemiche per la collocazione dell’edizione 2016 a Guarene, nell’albese. La Fiera era emigrata già l’anno prima per avvicinarsi a Expo, e quest’anno era stato concertato di mantenere la formula itinerante. Proprio questa decisione ha innescato la considerazione piccata di Pierangelo Taverna, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, deluso e perplesso per la conferma dello spostamento lontano da Valenza. La dichiarazione ha raggiunto immediatamente Confindustria che ha deciso venerdì di sospendere l’edizione 2016 per la congiuntura, si legge nel comunicato, ma anche, e, aggiungiamo, soprattutto per le polemiche dei giorni scorsi.

Dopo la decisione di Confindustria abbiamo raggiunto il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha reagito così: “Valenza è la capitale del gioiello e non fare la fiera è un peccato. Dovrebbero farla e soprattutto a Valenza. Non credo di essere la causa della mancata realizzazione di quest’anno, magari il pretesto”.

Taverna ha anche aggiunto che “al limite, se ce lo chiedono, possiamo mettere a disposizione la Villa Scalcabarozzi. Dipende da loro. Io non ho sentito nessuno, né per protestare, né per chiedere qualcosa.”

Il Presidente comunque non nasconde il suo stupore per lo stop inflitto alla Fiera: “mi stupisce abbastanza. Non vorrei essere stato la causa di questa scelta. Che Valenza non faccia la Fiera del Gioiello, soprattutto in un momento in cui c’è bisogno di un rilancio e di una ripresa mi sembra una scelta non delle migliori“.