Autore Redazione
martedì
5 Dicembre 2023
16:06
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Grigi, Corda: “I tifosi vogliono gente che lotta? Hanno ragione. Dai giocatori esperti mi aspetto di più”

Grigi, Corda: “I tifosi vogliono gente che lotta? Hanno ragione. Dai giocatori esperti mi aspetto di più”

ALESSANDRIA – Parole come sempre chiare e dirette quelle del direttore dell’area tecnica dell’Alessandria Calcio, Ninni Corda. Dopo la bruciante sconfitta di domenica contro il Fiorenzuola il dirigente ha analizzato ai microfoni di Radio Gold il difficile momento di Ciancio e compagni, ultimi in classifica insieme al Novara.

“Sicuramente il momento è negativo, la squadra sta soffrendo dall’inizio del campionato. C’è stato un momento dove si è un po’ ripresa ma poi è tornata in sofferenza. Non è stata costruita bene, a gennaio ci saranno dei cambi da fare. Ora dobbiamo stringere i denti per vedere in queste ultime tre partite del 2023 chi effettivamente è da Alessandria. Giocare qui non è come farlo in altre piazze. I giocatori devono dimostrare tante cose, soprattutto quelli più esperti che stanno un po’ mancando in questo momento. Da loro voglio risposte importanti. Sono soddisfatto rispetto alle prestazioni dei giovani, nonostante tutto, non lo sono rispetto a quelle dei giocatori di esperienza. Manca qualcosa dal punto di vista caratteriale da parte loro, devono lottare di più. A loro l’ho detto chiaramente, mi aspetto delle risposte in queste tre settimane”. 

D- C’è il rammarico di aver sostituito mister Banchini?

“No, gli ultimi risultati del vecchio allenatore non sono stati per niente positivi. Tranne la vittoria di Renate, nelle altre quattro partite, compresa la Coppa Italia, c’erano state tre sconfitte. Non è che l’allenatore che è andato via era riduce da sette o otto vittorie consecutive. Ripeto, queste tre partite serviranno per capire chi potrà stare all’Alessandria”.

D- Come valuta anche la presa di posizione dei tifosi? Hanno invocato gente che lotta.

“Hanno ragione, sono d’accordo con loro. Anche io ho accettato di essere contestato, nonostante faccia il direttore dell’area tecnica da appena un mese e mezzo con delle pause (l’esonero stabilito dal presidente Benedetto, ricomposto 10 giorni dopo dalla nuova proprietà, ndr) e ho portato al massimo un paio di giocatori assieme all’allenatore vecchio che c’era. Invece mi prendo le responsabilità come ho sempre fatto. La voglia di lottare è un fattore che nelle mie squadre non è mai mancato, tutte hanno sempre sputato sangue dal primo all’ultimo minuto. Sicuramente domenica non è stato così e questo è un grosso rammarico. Queste tre partite serviranno proprio a mostrare la gente che lotta. Poi si può anche perdere ma l’atteggiamento visto domenica non è stato bello. Devo però sottolineare che l’arbitraggio è stato totalmente negativo: c’è stato un episodio chiave al 64^, un fallo di mano netto sul tiro di Siafa. Quello avrebbe cambiato tutto: il Fiorenzuola sarebbe rimasto in dieci e noi avremmo avuto un rigore. Ci auguriamo che ci sia più rispetto per l’Alessandria”.

D- La sensazione è che, però, sotto la gestione di Banchini il fattore agonistico non sia mai mancato.

“Ci sono state partite dove, dal punto di vista dell’agonismo, le cose sono andate bene, altre meno. C’è un momento di confusione generale ma è in momenti come questi che si vedono i giocatori che possono fare al caso nostro. La gestione precedente ha creato più danni della grandine. Purtroppo stiamo pagando situazioni come il punto di penalizzazione, scelte scellerate e la costruzione di una squadra non da Alessandria. Noi dobbiamo correggere queste cose”. 

D- La fiducia in mister Pirozzi è totale?

“Assolutamente sì, il mister è appena arrivato e non può fare i miracoli in sette giorni. Sono sicuro che ci salveremo e che il mister darà un grande contributo e una grande mano. Insieme a lui poi vedremo dopo Natale chi merita di stare ad Alessandria. Non siamo una società che si fa condizionare dai contratti in essere. Quando mi salvai ad Alghero senza neanche fare i playout avevo cambiato a gennaio 14 giocatori, e la situazione era più disperata. Sono pronto a fare la stessa cosa, non è un problema. Dipenderà molto quello che faranno vedere i singoli in queste tre gare. Ho letto di eventuale cambio di ruolo di Gentile che potrebbe diventare viceallenatore: non è uno scenario all’ordine del giorno. Gentile ha avuto Pirozzi come allenatore a inizio carriera. Hanno un rapporto straordinario. Il mister è stato aiutato da Gentile in questi primi dieci giorni, visto che il giocatore purtroppo è infortunato al polpaccio da quasi un mese. Sta recuperando, speriamo di riaverlo come giocatore a breve. Fino a Natale dobbiamo pensare solo a fare tanti punti, poi da Natale si potranno vedere alcune cose ma, ripeto, un cambio di ruolo di Gentile non è assolutamente all’ordine del giorno. Adesso deve pensare solo a fare il giocatore. Ha dato una mano al mister che non vede l’ora di averlo a disposizione come giocatore. Speriamo già da Busto Arsizio. Purtroppo, invece, mancherà Rota, una assenza importante, lui è sicuramente uno dei grandi che rimarrà a gennaio”. 

D- Con Ciancio è stato tutto chiarito?

Ciancio si è allineato totalmente a quella che è la mia mentalità. È naturale che non è facile anche per lui cercare di trasmetterla agli altri. Ci confrontiamo su tutto, anche perché lui in futuro vorrà fare il direttore sportivo. Stiamo parlando di un ragazzo intelligentissimo e sono sicuro che questo lo aiuterà molto per il futuro a breve termine. In questo momento siamo tutti concentrati per salvare l’Alessandria. Siamo tutti super uniti da questo punto di vista”. 

D-Infine vuole mandare un messaggio ai tifosi?

“L’unica cosa che magari chiedo è che, se c’è da contestare, di farlo a fine partita, soprattutto con una squadra che caratterialmente ha bisogno di supporto. A nome della squadra, comunque, chiedo scusa ai tifosi. Quella di domenica non è stata una prestazione all’altezza dell’Alessandria”. 

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