Autore Redazione
giovedì
25 Luglio 2019
05:00
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Politica - Alessandria

La rabbia di ALEcomics: “fondi per eventi estivi e noi costretti a far pagare il biglietto”

I fondi impegnati dal Comune di Alessandria nella determina dirigenziale sugli eventi estivi hanno surriscaldato l’associazione no profit che dal 2015 riempie la Cittadella di Alessandria di artisti del fumetto e fumetti “in carne e ossa”
La rabbia di ALEcomics: “fondi per eventi estivi e noi costretti a far pagare il biglietto”

ALESSANDRIA – Se fossero tratteggiati in un fumetto gli organizzatori di ALEcomics avrebbero sulla testa una grande nuvola piena di fulmini. I 53.500 complessivamente impegnati dal Comune di Alessandria nella determina dirigenziale sugli eventi estivi hanno surriscaldato l’associazione no profit che dal 2015 riempie la Cittadella di Alessandria di artisti del fumetto e fumetti “in carne e ossa”.

Il 14 e 15 settembre il Festival per la prima volta sarà a pagamento perché, “senza aiuti e sponsor sufficienti”, gli organizzatori proprio non ce l’hanno fatta a coprire le spese, diventate “esorbitanti. I costi, ha spiegato Alessandra De Stefani, fin dalla prima edizione, all’epoca dell’amministrazione Rossa, sono sempre stati a carico dell’associazione ma quest’anno sono lievitati fino a 130 mila euro. L’inagibilità di alcune strutture dell’ex fortezza militare ha obbligato a trovare “soluzioni alternative”. Per far stare comunque in Cittadella tutti gli artisti e gli eventi di ALEcomics, gli organizzatori hanno affittato una tensostruttura da 30×80 metri “ai livelli di quelle di LuccaComics” che ha però raddoppiato le spese.

Consapevoli di aver creato, “senza guadagnarci nulla“, un evento che anno dopo anno ha richiamato ad Alessandria sempre più persone, fino ad arrivare ai 30 mila accessi conteggiati durante l’edizione del 2018 con la guest star Cristina d’Avena, gli organizzatori si sentono lasciati soli e fanno soprattutto fatica a mandare giù i 30 mila euro impegnati dall’amministrazione comunale per il “Cittadella Music and Ballet Festival”.

La rassegna di spettacoli gratuiti inizierà questo giovedì 25 luglio, alle 21.30, con il concerto di Alberto Fortis e il 26 luglio proseguirà con lo spettacolo “Grande Soireé Classique” della Compagnia Balletto di Siena, per chiudersi poi sabato 27 con la “Lirica sotto le Stelle” dei Solisti dell’Orchestra Classica di Alessandria. “L’amministrazione ha impegnato risorse per un evento in Cittadella che non si sa neppure quanta gente porterà e non ha stanziato neppure un centesimo per ALEcomics” ha sottolineato indignata Alessandra De Stefani.  “Sappiamo che siamo noi ad organizzare il festival e nostro è il rischio di impresa ma mi chiedo perché si decida di non investire su manifestazioni consolidate e che hanno dimostrato di funzionare. E non mi riferisco solo ad ALEcomics. Dopo sette anni gli organizzatori di ‘Sport e Benessere’ in Cittadella hanno dovuto gettare la spugna e se andiamo avanti così anche noi faremo la stessa fine”.

L’amarezza degli organizzatori del Festival del Fumetto è stata sintetizzata anche in un messaggio inviato all’assessore alle Manifestazioni, Cherima Fteita, che ha subito fissato un incontro per lunedì. Dispiaciuta per i “toni polemici”, l’esponente della Giunta ha confermato a RadioGold la disponibilità al confronto. Il “Cittadella Music and Ballet Festival”, ha però puntualizzato, “è un evento del Comune”, organizzato grazie a un bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha garantito ulteriori 25 mila euro. “Il Comune rappresenta tutti i cittadini e con 30 mila euro, che è una somma davvero bassa, ha messo a punto una proposta gratuita per tutta la città. Discorso diverso sono i contributi che vengono concessi alle manifestazioni e che, in ogni caso, vanno “a consuntivo”, cioè vengono dati dopo la manifestazione”. Per le note difficoltà di bilancio, ha aggiunto l’assessore Fteita, Palazzo Rosso ora più di prima deve contenere i costi “ma possiamo comunque ragionare insieme. Ogni organizzatore, però, ritiene la sua manifestazione importante e degna di contribuiti. Con questi toni sembra tanto che venga detto: visto che tu, Comune, hai 100 a disposizione non devi spenderli come ritieni opportuno ma devi darli a me”.

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