Autore Redazione
giovedì
4 Febbraio 2021
05:04
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Politica - Alessandria

Docenti senza stipendio oggi in presidio davanti al Provveditorato: “Scottati da troppe delusioni”

Docenti senza stipendio oggi in presidio davanti al Provveditorato: “Scottati da troppe delusioni”

ALESSANDRIA – Resta ancora in un preoccupante stallo la situazione di circa 300 tra insegnanti e collaboratori scolastici della provincia, senza stipendio da oltre quattro mesi dopo essere stati assunti a tempo determinato come “organico covid”. Oggi pomeriggio alle 15.30 i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Rua e Snals Confsal hanno organizzato un presidio davanti al Provveditorato agli Studi, in via Gentilini, per tenere alta l’attenzione e dare voce alle lavoratrici e lavoratori che da mesi hanno continuato a fare il loro dovere, anche senza emolumenti. Nelle stesse ore è stata convocata una assemblea provinciale. 

Nel frattempo martedì il Ministero dell’Economia aveva comunicato un’altra data limite per il saldo: il 19 febbraio. Al momento, però, non c’è alcuna novità concreta, secondo le parti sociali. “Queste persone sono rimaste scottate da un susseguirsi di date annunciate ma alla fine le aspettative sono state deluse: prima il 18 dicembre, poi il 25 gennaio, ora il 19 febbraio”. Cgil, Cisl, Uil e Snals non escludono l’ipotesi di una “tutela individuale tramite decreto ingiuntivo“, ma al momento la via giudiziaria viene considerata una “extrema ratio”. 

“Qualcuno ha minacciato di licenziarsi? Sì ma al momento non mi risultano lavoratori che lo hanno poi fatto concretamente. In ogni caso” ha sottolineato Serena Morando, di Flc Cgil “anche qualora arrivassero, gli stipendi sarebbero inferiori rispetto al previsto. Non verrebbero infatti considerati come retribuzioni correnti ma come salario accessorio, visto che fanno riferimento al 2020 e potrebbero essere gravati da una tassazione superiore. Noi abbiamo chiesto di risolvere questo problema tramite un emendamento al Milleproroghe, altrimenti queste persone sarebbero costrette ad aspettare il conguaglio e i tempi si allungherebbero”.

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