Le cose da fare per la propria sicurezza.
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – L’inverno purtroppo ripropone ogni anno i rischi di esposizione al monossido di carbonio, un gas micidiale impossibile da percepire, dalle conseguenze drammatiche. Per questa ragione è importante prestare massima attenzione e seguire dei consigli basilari di prudenza. Vi proponiamo quindi alcune informazioni e istruzioni per evitare di correre rischi e gravi conseguenze.
L’ossido di carbonio o monossido di carbonio, è un gas inodore, incolore e non irritante che si sviluppa a seguito della combustione in carenza di ossigeno, di sostanze contenenti carbonio, come la legna, il carbone, il metano, il gpl, il gasolio. La sua presenza non è rilevabile dall’uomo, se non con strumenti appositi di cui sono forniti tra gli altri, i Vigili del Fuoco. Il monossido si combina con l’emoglobina nel sangue e provoca danni agli organi vitali, già a bassissime concentrazioni. I primi sintomi di intossicazione sono piuttosto generici (mal di testa, affanno, sensazione di vertigini, confusione mentale, disturbi alla vista, a volte nausea e vomito) e pertanto possono essere sottovalutati. Se ci si rende conto di essere in un ambiente con presenza di monossido, è necessario ventilare il locale spalancando porte e finestre, oltre che chiamare i soccorsi al 115 (vigili del fuoco) o al 118 (soccorso sanitario). Fondamentale però è l’opera di prevenzione adottando alcuni accorgimenti:
Il primo consiglio consiste nell’installazione a regola d’arte degli impianti termici da parte di soli installatori qualificati, che al termine dei lavori dovranno rilasciare apposita dichiarazione di conformità. Sarà lo stesso installatore a verificare che il locale possegga i requisiti richiesti dalle norme vigenti e dai fabbricanti degli apparecchi, per quanto attiene alla ventilazione, ovvero all’afflusso nel locale di aria che serve per apportare l’ossigeno necessario alla combustione. Se è insufficiente, la combustione può essere compromessa e se subentra una scarsa efficienza del tiraggio del camino, il monossido di carbonio che eventualmente si forma si riverserà nell’ambiente.
Il secondo accorgimento riguarda la verifica dell’efficienza del sistema di scarico, per evitare che questo sia occluso oppure che abbia delle perdite che riversano i prodotti della combustione all’interno del locale di installazione.
La verifica viene effettuata nel corso della prova biennale dell’efficienza della caldaia e deve essere effettuata da un tecnico abilitato che alla fine della verifica deve rilasciare all’utente un apposito verbale contenente l’esito della verifica stessa.
Nel caso di camini o stufe a legna, è indispensabile provvedere alla pulizia periodica della canna fumaria, sia per evitare la riduzione del tiraggio, sia per evitare il rischio di incendio della fuliggine, che molte volte si propaga alla copertura, quando realizzata in legno.