Autore Redazione
domenica
4 Ottobre 2015
22:00
Condividi
Cronaca - Alessandria

Piemonte “auto-dipendente”. In regione circolano 64 vetture ogni 100 abitanti

Piemonte “auto-dipendente”. In regione circolano 64 vetture ogni 100 abitanti

PIEMONTE – Per molto tempo il tasso di motorizzazione di un Paese è stato considerato un indicatore  positivamente associato allo standard di vita dei cittadini. Possedere una vettura voleva dire stare “bene” dal punto di vista economico. Negli ultimi anni, però, lo stesso dato rileva in misura indiretta  anche l’impatto negativo sull’ambiente e sulla congestione del sistema viario. I dati pubblicati sul sito di Arpa hanno quindi luci e ombre. Con un tasso di motorizzazione di 64 vetture ogni 100 abitanti il Piemonte si colloca oltre la media nazionale, ferma a 62. Il dato piemontese e anche quello nazionale sono oltretutto tra i più alti a livello europeo. Solo il Lussemburgo, infatti, ha un tasso più elevato dell’Italia. Paesi che hanno sviluppato politiche di trasporti più integrate, come Regno Unito, Spagna, Francia e Germania si attestano invece su un tasso di motorizzazione pari a circa 50 vetture ogni 100 abitanti. Tornando in Piemonte, nelle varie realtà provinciali  Biella, Cuneo e Vercelli registrano i valori più alti a livello regionale, mentre Torino, Novara e il Verbano si collocano sotto la media regionale.

Il parco veicolare piemontese si mantiene in costante crescita passando dai 3.020.968 del 1991 ai 3.699.158 del 2013 anche se in questo dato è possibile notare una contrazione nel numero delle auto con alimentazione a benzina e un incremento di motori diesel e, negli ultimi anni, anche ad alimentazione di tipo “ecologico”.

In regione continua la riduzione dei veicoli maggiormente inquinanti, anche se, dall’analisi dei numeri effettuata da Arpa è  emersa una quota ancora significativa di Euro 1, Euro 2 ed Euro 3.

Per quanto riguarda le pressioni emissive legate al comparto trasporti su strada, Arpa Piemonte si è basata sull’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento al 2010. La distribuzione delle emissioni da traffico degli ossidi di azoto (NOx espressi come NO2) coincide con la rete stradale (autostrade, strade extraurbane e strade urbane); in particolare, a livello comunale, è il traffico urbano a dare il maggior contributo. Le emissioni di particolato primario (PM10) risultano concentrate nei principali centri abitati, in quanto legate non solo alle emissioni veicolari esauste (da combustione), ma anche a quelle non esauste (risospensione, polverosità derivante dall’usura dei freni e dei pneumatici).

Le  emissioni esauste delle automobili e dei veicoli leggeri diesel risultano inoltre  decisamente più rilevanti rispetto a quelle degli stessi veicoli alimentati a benzina, sia nel caso degli ossidi di azoto sia in quello del particolato primario, a causa dei fattori di emissione più elevati associati all’alimentazione diesel.

Condividi