Sciopero e manifestazione a Torino per i metalmeccanici

TORINO – I metalmeccanici questo giovedì si mobilitano per abbattere il muro eretto da Federmeccanica durante le trattative per il rinnovo del contratto nazionale della categoria. Per Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, sottoscrivere la proposta avanzata a dicembre vorrebbe dire eliminare la possibilità di siglare in futuro contratti nazionali. Per i sindacati, hanno spiegato, è impossibile accettare un aumento salariale riservato  solo al 5% della categoria dei metalmeccanici e impedire ulteriori richieste di aumenti salariali per i successivi 20 anni. I metalmeccanici vogliono conquistare un contratto nazionale che garantisca il potere d’acquisto del salario per tutti, estenda la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, qualifichi le relazioni industriali, faccia ripartire gli investimenti, rilanci una vera politica industriale. Obiettivo dei sindacati è inoltre migliorare l’organizzazione e le condizioni di lavoro e tutelare tutte le forme di lavoro e l’occupazione e introdurre nuovi diritti di formazione, welfare, partecipazione e valorizzazione delle professionalità.

Per fare sentire con ancora più forza le richieste della categoria, Fiom, Fim e Uil hanno dichiarato 8 ore di sciopero per radunare i metalmeccanici piemontesi a Torino. Da Porta Susa, alle 9, lavoratori e sindacati si sposteranno verso Piazza Castello dove Vittorio De Martino, segretario regionale della Fiom-Cgil aprirà gli interventi sul palco,coordinati da Antonio Sansone, segretario regionale della Fim-Cisl. Dopo la testimonianza di tre delegati di aziende metalmeccaniche chiuderà  la manifestazione Rocco Palombella, segretario nazionale della Uilm-Uil.