Autore Redazione
lunedì
9 Marzo 2020
19:00
Condividi
Cronaca - Alessandria

Rientrata la protesta dei detenuti del Carcere San Michele contro le disposizioni per coronavirus

Rientrata la protesta dei detenuti del Carcere San Michele contro le disposizioni per coronavirus

AGGIORNAMENTO ORE 21.45: la protesta dei detenuti al carcere di San Michele di Alessandria è stata placata e tutto è tornato alla normalità. Feriti alcuni agenti della Polizia Penitenziaria, portati al Pronto Soccorso di Alessandria. Sono in corso accertamenti ma al momento sembra che nessuno di loro debba restare in Ospedale. Da una prima ricostruzione dei fatti la protesta ha riguardato una sola sezione, al cui interno circa 40 detenuti si erano barricati. 

AGGIORNAMENTO ORE 19.58 – L’incendio appiccato nel pomeriggio è stato spento. Le fiamme hanno coinvolto due sezioni.

AGGIORNAMENTO ORE 19.50 – La protesta di alcuni detenuti nel carcere San Michele di Alessandria ha provocato ingenti danni in due sezioni. Sul posto anche la Polizia, i Carabinieri, diverse ambulanze, oltre ai Vigili del Fuoco.

AGGIORNAMENTO ORE 19.29 – I disordini sono ancora in corso e riguardano diversi reparti.

ALESSANDRIA – I Vigili del Fuoco di Alessandria sono accorsi questo pomeriggio, dalle 18, nel carcere di San Michele per un incendio che si è sviluppato in due piani dell’istituto penitenziario. Sul posto, insieme alle forze dell’ordine, 4 squadre dei pompieri per spegnere le fiamme, frutto, dalle prime informazioni raccolte, della protesta da parte dei detenuti per le nuove disposizioni legate al coronavirus.

Una contestazione che sta coinvolgendo molte carceri in tutta Italia.

Siamo vicini alla Polizia penitenziaria di tutta Italia e alle Forze dell’ordine – ha dichiarato Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega. Come previsto, il tam tam delle proteste dei detenuti sta diventando una bomba ad orologeria in tutte le carceri del Paese. Anche al don Soria di Alessandria i detenuti ne hanno approfittato per alzare la tensione incendiando le lenzuola della struttura. L’emergenza del Coronavirus non può e non deve diventare una scorciatoia per uscire e chi suffraga questa tesi è il primo complice di questi gravissimi disordini. Superata l’emergenza sanitaria sarà necessaria una ristrutturazione dei penitenziari come la Lega chiede da tempo: meno affollamento di detenuti e più Polizia penitenziaria a sicurezza delle strutture”.

Condividi