Autore Redazione
martedì
7 Settembre 2021
05:31
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Cronaca - Alessandria

Fridays for Future Alessandria: tre giorni tra cortei, incontri e musica per “la giustizia climatica”

Fridays for Future Alessandria: tre giorni tra cortei, incontri e musica per “la giustizia climatica”

ALESSANDRIA – Tre giorni di mobilitazione per alzare la voce rispetto al cambiamento climatico. Fridays For Future Alessandria ha organizzato un ricco programma di appuntamenti dal 24 al 26 settembre “per invertire la rotta” a fronte di “alluvioni, incendi che devastano la nostra risorsa più preziosa, ondate di calore e alla pandemia da Covid19”. Proprio il 24 settembre, infatti, è previsto un nuovo sciopero per il clima, il Global Climate Strike, che “insieme alle mobilitazioni del climate camp di Milano, saranno momenti decisivi per prendere parola nelle piazze e nelle strade e dare voce alle problematiche che l’ingiustizia climatica ci chiede di affrontare”.

Alle 9 di venerdì 24 settembre è in programma in piazza Marconi un corteo studentesco organizzato in occasione del climate strike e, alle 16 un’assemblea pubblica al Laboratorio Sociale, in via Piave 63. Sabato 25 settembre alle 21, in occasione della stagione live del Laboratorio Sociale, sarà ospite Benedetta Raina – cantautrice classe 2001 di Alessandria, collocabile nel panorama musicale dell’indie-pop italiano. Al concerto seguirà il dj set di MatteoGK_ Domenica sera, alle 21, Fridays For Future incontrerà il Comitato Stop Solvay e le altre realtà che da anni lottano contro l’inquinamento da Pfas e per il diritto alla salute di tutti. Saranno nostre ospiti le Mamme No Pfas e i medici ISDE.

“Le conseguenze della crisi climatica sono state disastrose in tutto il mondo nel corso degli ultimi due anni” hanno sottolineato ancora gli organizzatori “siccità, ondate di calore, incendi, piogge torrenziali, bombe d’acqua che causano danni a noi umani e agli ecosistemi da cui dipendiamo non sono, infatti, classificabili nell’ordinario “maltempo”. Si tratta di eventi meteorologici statisticamente riconducibili alla crisi climatica causata dalla combustione di petrolio, gas e carbone. Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità, il surriscaldamento del pianeta dovuto all’emissione eccessiva dei cosiddetti gas climalteranti causa la morte di circa 150mila persone l’anno – un numero a cui, sempre secondo l’Oms, dal 2030 andranno aggiunte altre 250mila persone ogni anno. Una parte di questi decessi è dovuta a eventi climatici estremi, come quelli che abbiamo appena citato, ma il cambiamento climatico va a toccare anche molti dei fattori sociali ed economici da cui dipende la tutela della salute, come la qualità dell’aria, dell’acqua e la biodiversità. Alterare la varietà di animali, piante, funghi e microorganismi che costituiscono il nostro pianeta, può contribuire a cambiare le catene di trasmissione delle malattie infettive, anche di malattie virali come il Coronavirus”.

“Da parte di Governi e Istituzioni pretendiamo una presa di coscienza e di responsabilità che vada di pari passo con un’azione concreta. Vogliamo che a cambiare sia il paradigma capitalista ed estrattivista, che sfrutta persone e territori, mettendo a rischio la salute e la vita di tutte e tutti. Quest’anno ci ha resi consapevoli delle problematicità del cambiamento climatico, e non siamo disposti a rimanere in silenzio di fronte a un sistema produttivo ed estrattivo che distrugge territori e vite in tutto il mondo, così come non siamo disposti ad accettare la presenza di ecomostri che avvelenano i luoghi nei quali viviamo”.

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