A Spinetta via al biomonitoraggio: le voci di chi vuole sapere se ha i pfas nel sangue
ALESSANDRIA – Questo sabato mattina è iniziato a Spinetta il biomonitoraggio Pfas ai primi residenti entro i 500 metri dal Polo Chimico con l’obiettivo di verificare l’eventuale presenze nel sangue dei cosiddetti inquinanti eterni. 338 le chiamate effettuate da Asl in questa prima fase: i 200 posti disponibili sono stati tutti occupati. 43 persone si sono rifiutate. Su Radio Gold le parole di Franca Gilardenghi e Marina Guido, due residenti del sobborgo.
Previsti altri nove giorni entro fine anno dedicati ai prelievi su prenotazione, sempre in via Perfumo 3, davanti alla sede Asl. I cittadini sono entrati in una struttura mobile fornita da Castellazzo Soccorso e da Amc Mobility. A seguire, come già annunciato da Palazzo Lascaris, potranno essere gli stessi cittadini a chiedere di potersi sottoporre al prelievo.In tutto il biomonitoraggio si rivolgerà a circa 8 mila persone e si dividerà in tre fasi: prima riguarderà gli abitanti residenti a 3 chilometri dal polo chimico, poi coloro che risiedono tra i 3 e i 6 chilometri e infine quelli che si trovano oltre i 10 chilometri. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero di Continuità Assistenziale 116 117 o scrivere all’indirizzo email urp@aslal.it.
Presente anche l’assessore regionale alla Sanità e coordinatore della task force Pfas, Federico Riboldi: anche l’esponente della giunta Cirio si è sottoposto al biomonitoraggio, in questo caso in qualità di testimonial e promotore dello studio perché non residente a Spinetta.
La direzione Sanità di Palazzo Lascaris ha anche anticipato l’entrata in vigore dei nuovi limiti Pfas sulle acque potabili in programma a gennaio 2026, prevedendo un piano di monitoraggio delle acque potabili sia sui punti di erogazione (prelievi Asl) sia sulle fonti di approvvigionamento (prelievi gestori).