Autore Redazione
martedì
5 Aprile 2016
22:00
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Politica - Alessandria

Primi incontri in vista del referendum trivelle

Primi incontri in vista del referendum trivelle

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Cominciamo ad arrivare i primi appuntamenti in vista del referendum del 17 aprileQuesta sera, alle 21, si terrà infatti uno dei primi incontri organizzato dal comitato delle associazioni e organizzazioni per il ‘Sì’. L’appuntamento si terrà alla Casa di Quartiere ad Alessandria e parteciperà Maurizio Acerbo, esponente abruzzese dell’Altra Europa e PRC, attivista del movimento contro le trivelle. Interverranno anche Paolo Bellotti dell’Altra Europa con Tsipras, comitato di Alessandria, Davide Serafin, membro del comitato scientifico di Possibile e Michela Sericano, comitato ‘Votare Sì per Fermare le Trivelle’ di Alessandria.

Intanto sull’argomento è intervenuta Legambiente che ha rimproverato alla politica piemontese il silenzio su un tema importante per il futuro del Paese.

“Far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese è la vera posta in gioco di questo referendum – ha dichiarato Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. Legambiente insieme alle altre associazioni ambientaliste e a tanti cittadini si sta mobilitando per informare sull’appuntamento referendario e per invitare a votare SÌ. La grande assente in questa campagna referendaria è però la politica piemontese che, salvo poche eccezioni, non si sta esprimendo sul referendum. Sarebbe invece opportuno che chi ha ruoli politici a livello locale e chi si candida ad averli in futuro si esprimesse in modo esplicito sul referendum. Vogliamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile a discapito dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale? Noi crediamo che il nostro Paese debba prendere con decisione, e coerentemente con gli impegni assunti alla conferenza sul clima di Parigi, la strada che porta fuori dalle vecchie fonti fossili e per l’innovazione del nostro sistema produttivo. Cosa ne pensa la politica piemontese?”.

 

“È bene ricordare che i promotori del referendum sulle trivellazioni sono 9 Consigli Regionali, che in modo trasversale e a prescindere dai colori politici, hanno portato avanti la battaglia contro l’articolo 38 del decreto legge Sblocca Italiache favorisce la colonizzazione dei nostri mari da parte dell’industria petrolifera”.

Favorevoli al ‘No’ o all’astensione sono coloro che desiderano il mantenimento della situazione attuale e quindi la continuazione dell’estrazione di gas e petrolio fino all’esaurimento dei giacimenti. Su questa posizione troviamo il governo, la parte largamente maggioritaria del Pd, le altre forze della maggioranza, Ncd e Scelta civica. Anche Forza Italia è a favore delle norme in vigore. Nello schieramento rientrano, naturalmente, tutti i gruppi energetici e a maggior ragione quelli interessati alle piattaforme coinvolte nel referendum. Per battersi contro il referendum è nata l’associazione Ottimisti e Razionali, costituita da politici o ex politici (come Gianfranco Borghini e il presidente di Assoelettrica Chicco Testa), imprenditori, giornalisti e associazioni per lo sviluppo sostenibile come Amici della Terra. 

Intanto è stato fissato un altro appuntamento ad Alessandria sempre, dal Comitato Provinciale Alessandria “Vota SÌ per fermare le trivelle”. L’appuntamento sarà venerdì 8 aprile, alle 21, all’ex Taglieria del Pelo in via Wagner 38 d ad Alessandria. Il tema sarà: “Il petrolio resti sottoterra!. Ne parleranno Barbara Tartaglione, Gian Piero Godio, Pierluigi Cavalchini e Tino Balduzzi.

 

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