Autore Redazione
giovedì
17 Settembre 2020
05:12
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Politica - Valenza

Emanuele Rachiele: “Coinvolto dal mio amico, ho sbagliato. Se eletto mi ritirerò dal consiglio”

Emanuele Rachiele: “Coinvolto dal mio amico, ho sbagliato. Se eletto mi ritirerò dal consiglio”

VALENZA – Finito nell’occhio del ciclone dopo essersi inventato l’aggressione di una persona di colore, con la conseguente denuncia per simulazione di reato da parte dei Carabinieri di Valenza, il 19enne candidato della Lega alle prossime elezioni Emanuele Rachiele ha ammesso, ai microfoni di Radio Gold, le sue responsabilità:

Quando il mio amico di 16 anni (anche lui denunciato per lo stesso reato, ndr) ha saputo della mia candidatura al consiglio comunale per la Lega ha deciso di utilizzare in modo inappropriato la mia immagine. Lui ha pianificato tutto e io ho poi fatto la denuncia ai Carabinieri, con questa finta ricostruzione. È stato lui, ad esempio, a provocare degli strappi alla mia maglietta, utilizzando una chiave. A volte questi ragazzi adolescenti si prendono gioco del fatto che sono sulla sedia a rotelle. Io non mi sono reso conto che tutto questo avrebbe comportato commettere un reato, lo ammetto e sono pronto a pagare le conseguenze. Porgo le mie scuse a tutti, sono stato ingenuo a farmi coinvolgere in tutto questo”.

Rispetto a quanto dichiarato dal candidato sindaco di Valenza e segretario cittadino della Lega, Maurizio Oddone, Rachiele si è detto pronto a ritirarsi dal consiglio comunale, in caso di sua elezione: “Mi assumo tutte le responsabilità, un gruppo come la Lega non può andare avanti con questa macchia. Non resterei in consiglio comunale nemmeno nel gruppo misto. Sono pronto a pagare le conseguenze di questa cavolata. L’unica cosa che posso fare è ritirarmi, a malincuore. Tutti, da giovani, abbiamo fatto delle cavolate, spero in futuro di poter rimediare. Se sono intenzionato a continuare la mia militanza nella Lega? Non so quanto potrebbe far piacere ai miei colleghi di partito. Adesso non saprei cosa rispondere, di sicuro ora si sentono presi in giro da me. Anche i miei genitori sono indignati”. 

Ascolta l’intervista a Emanuele Rachiele

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