Autore Redazione
venerdì
7 Giugno 2019
06:55
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Politica - Alessandria

Bilancio Consuntivo: la maggioranza dice sì, tra distinguo e “titubanze”

Fratelli d'Italia ha votato solo per "coerenza politica". Lega e SìAmo Alessandria tranquillizzati dall'ok dei revisori. Forza Italia ha invocato "maggior informazione".
Bilancio Consuntivo: la maggioranza dice sì, tra distinguo e “titubanze”

ALESSANDRIA – Dopo quello preventivo anche il bilancio consuntivo di Alessandria ha ricevuto l’ok del consiglio comunale. Tutti i componenti della maggioranza hanno votato sì al documento, al termine di una discussione relativamente breve.

Un disavanzo di 68 milioni” ha sottolineato l’assessore al Bilancio Cinzia Lumierama gli accertamenti sui residui passivi hanno dato i loro frutti, con 57 milioni recuperati nel 2017 e 63 milioni nel 2018. La spesa corrente è aumentata da 88 a 91 milioni di euro ma dobbiamo ricordarci che nel 2018 abbiamo saldato le partite di Valorial e del Cissaca e questo ha pesato sui nostri fondi”.

A infiammare la discussione è stata la richiesta di delucidazioni della Corte dei Conti arrivata lo scorso 2 maggio e evidenziata dalla presidente della Commissione Bilancio Vittoria Oneto proprio ieri mattina, sul finire della seduta della Commissione. “Avremmo voluto essere informati” ha sottolineato l’esponente Pd “e invece non lo sapeva nemmeno il presidente del Consiglio Comunale. Tra l’altro la Corte faceva riferimento a integrazioni anche sul 2018”.

Strano che la presidente Oneto abbia tirato fuori questa lettera della Corte dei Conti solo alla fine della Commissione, in mia assenza e quando anche i revisori se n’erano già andati” ha risposto sarcastica l’assessore al Bilancio Cinzia Lumieranoi correttamente abbiamo pubblicato tutto sul sito del Comune, nella sezione “Amministrazione Trasparente”. E poi la lettera era rivolta solo al sindaco e ai revisori dei conti. Alla Corte, che chiedeva una relazione sul rendiconto 2017 e solo per alcuni ambiti del 2018, abbiamo risposto nel dettaglio e entro i termini previsti, tutto qui”.

Siamo come una famiglia piena di debiti ereditati che in passato ha speso più di quanto incassava” le parole del capogruppo del Movimento 5 Stelle Michelangelo Serrasi doveva agire in modo diverso. Purtroppo ipotizziamo interventi estremamente duri sulla spesa. Sulla richiesta della Corte dei Conti dico che non è corretto tenere all’oscuro i consiglieri che ci mettono la faccia”.

Tra i vari “sì”, alla fine, non è passato inosservato quello di Fratelli d’Italia, col presidente Piero Castellano (foto) che ha motivato il suo voto favorevole parlando di “correttezza politica“. “Abbiamo vinto le elezioni insieme. Sono qui solo per coerenza politica, ma finora ho visto pochi fatti concreti. Non so cosa succede in giunta, non ho avuto più contatti e per questo mi stacco dal mio assessore di riferimento (Cherima Fteita, ndr), non lo appoggerò più”. 

“Un po’ di titubanza nel votare questo consuntivo c’è” ha sottolineato Elisabetta Onetti, di SìAmo Alessandria “ma ci tranquillizza il parere favorevole espresso dai revisori dei conti”. 

“Questo bilancio ha avuto una gestione travagliata” ha aggiunto Evaldo Pavanello, capogruppo della Lega “questa amministrazione cammina su un campo minato e quella che è esplosa a febbraio è stata una vera bomba che ci ha messo in ginocchio. Questi debiti pregressi erano in un certo senso mascherati, inseriti in un posto dove non si è guardato bene. Il debito esisteva ma non l’abbiamo visto. Ora speriamo solo che sia tutto finito. In quest’aula tanti consiglieri non hanno capito nel dettaglio quello che è successo, non siamo tecnici e ci fidiamo del parere dei revisori dei conti. Non ci sentiamo in pericolo a dire sì. Non sempre sono stato d’accordo con l’esecutivo perché mi metto dalla parte dei cittadini ma ci accolliamo la responsabilità di fare uscire dall’empasse questa città”. 

“Non è un bilancio che lascia tranquilli gli alessandrini” ha aggiunto Maurizio Sciaudone, capogruppo di Forza Italia ma volevo vedere che cosa avrebbe fatto l’attuale minoranza se si fosse trovata al governo. Nel 2012 si è deciso per il dissesto, oggi invece la giunta Cuttica ha deciso diversamente, è stata fatta una scelta coraggiosa: La lettera della Corte? Chiediamo alla giunta maggiori informazioni ma quante volte, nella precedente legislatura, documenti dello stesso tenore non sono mai arrivati all’attenzione di noi consiglieri di minoranza?”.

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